A Poggio Nativo la consegna del premio “Il Ratto delle Sabine”.

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A Simona Marchini il prestigioso riconoscimento ideato da Laura Lattuada.

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“Le donne, così come i poeti, non hanno età” recita un antico proverbio. Ma quando raggiungono le sessanta primavere e si sono distinte per valore e caparbietà, diviene un obbligo attribuire loro un riconoscimento per questo traguardo. Ecco il motivo del premio “Il ratto delle Sabine”, giunto alla sua seconda edizione che si è tenuto in una frizzante serata di fine luglio in un antico e delizioso borgo sito nel cuore della Sabina: Poggio Nativo.

Ideato da Laura Lattuada – attrice di televisione e teatro – il premio è un elogio all’entusiasmo, alla vitalità, all’ intelligenza di donne che si sono rese utili e attive per se stesse e per gli altri. Come le antiche sabine – bellissime, forti e sagge donne che, rapite dai romani che popolarono la città di Roma – le prescelte rispecchiano quelle particolari caratteristiche di coraggio e equilibrio.

Il comitato organizzativo del premio – presieduto da Maddalena Letta, nativa di Rieti e quindi Sabina “doc” – ha preso in considerazione, anche per questa seconda edizione, numerose donne che si muovono nei campi più divers (dall’imprenditoria alla cultura, dalle istituzione allo spettacolo, dall’arte alla ricerca scientifica) e ha deciso di assegnare il premio di quest’anno a Simona Marchini “che a fianco della sua carriera di attrice e ambasciatrice dell’UNICEF, ha dimostrato grande capacità di saper selezionare l’arte e di promuovere artisti giovani.”.

L’attrice italiana ha ricevuto il premio – una riproduzione in bronzo della famosa scultura del Giambologna “Il Ratto delle Sabine”, conservato nella Loggia dell’Orcagna in piazza della Signoria a Firenze – da colei che l’ha preceduta nella prima edizione: Erminia Manfredi.

Ospite d’onore Pippo Baudo, l’evento ha visto la partecipazione tra le numerose personalità del mondo del il Sindaco di Poggio Nativo Vittore Antonini, il Sindaco di Rieti Giuseppe Emili, il Presidente della Provincia Fabio Melilli e Guglielmo Rositani, Consigliere Amministrazione Rai.

Nel corso della serata si sono alternati intermezzi musicali eseguiti dalla Fisorchestra, ensemble di sole fisarmoniche con un repertorio che spazia dalla musica classica, al jazz, al folklore, al virtuosismo e alla musica leggera. Il coordinamento della manifestazione è a cura di Jean Paul Troili, originario di Poggio Nativo.

Il premio è inserito nel “Sabinarum Festival” (Festival della Sabina), il ricco calendario di manifestazioni che partiranno dalla prossima stagione, dirette da Laura Lattuada dedicate a Teatro, Musica e Poesia stanziate in un percorso storico di antichi cortili, piazze e i suggestivi giardini di alcuni borghi della Sabina: Casperia, Poggio Catino, Montasola, Salisano, Cantalupo, Roccantica e Montopoli.

Ho scoperto il territorio sabino, quando cercando una casa vicino a Roma, in una campagna ancora incontaminata e“selvaggia, tra boschi e montagne a meno di un’ora dalla Capitale” – afferma la Lattuada – “Così ho pensato a quanto sarebbe stato bello unire la mia passione per il teatro e lo spettacolo alla Sabina, per valorizzare questo territorio così affascinante e, nel contempo, gratificazione donne over sessanta che prendono la vita come un gioco avventuroso, consapevoli della propria età”.

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A Simona Marchini, eccellente over 60, il Premio “Il Ratto delle Sabine”.

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A SIMONA MARCHINI

la IIa edizione del Premio  

IL RATTO DELLE SABINE 

Il primo riconoscimento italiano per donne eccellenti “over sessanta”

Maddalena Letta consegna il premio a Simona Marchini  

ospite d’onore Pippo Baudo  

Giovedì 28 Luglio 2011 - ore 21.00

Piazza Roma - Poggio Nativo - Rieti  

“Le donne, così come i poeti, non hanno età” recita un antico proverbio. Ma quando raggiungono le sessanta primavere e si sono distinte per valore e caparbietà, diviene un obbligo attribuire loro un riconoscimento. Questo il motivo del premio “Il ratto delle Sabine”, giunto alla sua seconda edizione che si tiene giovedì 28 luglio 2011 alle ore 21,00 in un antico e delizioso borgo sito nel cuore della Sabina: Poggio Nativo.

Ideato da Laura Lattuada – attrice di televisione e teatro – il  premio è un elogio all’entusiasmo, alla vitalità, all’ intelligenza di donne che si sono rese utili e attive per se stesse e per gli altri. Come le antiche sabine  – bellissime, forti e sagge donne che, rapite dai romani che popolarono la città di Roma – le prescelte rispecchiano quelle particolari caratteristiche di coraggio e equilibrio.

Il comitato organizzativo del premio –  presieduto da Maddalena Letta, nativa di Rieti e quindi Sabina “doc” – ha preso in considerazione, anche per questa seconda edizione, numerose donne che si muovono nei campi più divers (dall’imprenditoria alla cultura, dalle istituzione allo spettacolo, dall’arte alla ricerca scientifica) e ha deciso di assegnare il premio di quest’anno a Simona Marchini “che a fianco della sua carriera di attrice e ambasciatrice dell’UNICEF, ha dimostrato grande capacità di saper selezionare l’arte e di promuovere artisti giovani.”.

L’attrice italiana riceve il premio – una riproduzione in bronzo della famosa scultura del Giambologna “Il Ratto delle Sabine”, conservato nella Loggia dell’Orcagna in piazza della Signoria a Firenze – da colei che l’ha preceduta nella prima edizione: Erminia Manfredi.

Ospite d’onore Pippo Baudo, l’evento vede la partecipazione tra le numerose personalità del mondo del il Sindaco di Poggio Nativo Vittore Antonini, il Sindaco di Rieti Giuseppe Emili, il Presidente della Provincia Fabio Melilli e Guglielmo Rositani, Consigliere Amministrazione Rai.

Nel corso della serata si alternano intermezzi musicali eseguiti dalla Fisorchestra, ensemble di sole fisarmoniche con un repertorio che spazia dalla musica classica, al jazz, al folklore, al virtuosismo e alla musica leggera. Il coordinamento della manifestazione è a cura di Jean Paul Troili, originario di Poggio Nativo.

Il premio è inserito nel “Sabinarum Festival” (Festival della Sabina),  il ricco calendario di manifestazioni che partiranno dalla prossima stagione, dirette da Laura Lattuada dedicate a Teatro, Musica e Poesia stanziate in un percorso storico di antichi cortili, piazze e i suggestivi giardini di alcuni borghi della Sabina:  Casperia, Poggio Catino, Montasola, Salisano, Cantalupo, Roccantica e Montopoli.

Ho scoperto il territorio sabino, quando cercando una casa vicino a Roma, in una campagna ancora incontaminata e“selvaggia, tra boschi e montagne a meno di un’ora dalla Capitale” – afferma la Lattuada – “Così ho pensato a quanto sarebbe stato bello unire la mia passione per il teatro e lo spettacolo alla Sabina, per valorizzare questo territorio così affascinante e, nel contempo, gratificazione donne over sessanta che  prendono la vita come un gioco avventuroso, consapevoli della propria età”.

 

Ufficio Stampa Emilio Sturla Furnò  +39 3404050400 - emyesse@yahoo.it - info@emiliosturlafurno.it

ICONS STARRING di Brivido Pop. Le icone dell’arte, del cinema e tanta ironia.

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Mentre a Cannes si celebra il cinema, nella Capitale oltre duecento ospiti hanno partecipato all’inaugurazione della mostra “Icons Starring” degli artisti Brivido Pop – Marco Innocenti e Fabrizio Micheli – i creativi che, nell’ambito della grafica cartellonistica del mondo dell’industria cinematografica, sono ben conosciuti con il nome di Brivido & Sganascia.

Lilla, blu elettrico, fucsia per i drink ideati per l’occasione da Tina Vannini che, col il marito Claudio – è titolare dello storico locale della Via degli Artisti, Il Margutta RistorArte, dove è stata allestita l’esposizione curata da Francesca Barbi Marinetti.

Molti i volti noti che hanno risposto all’invito del press agent Emilio Sturla Furnò per il vernissage: Laura Lattuada, Alex Partexano, Elisabetta Pellini, Luigi Tabita, Maria Grazia Nazzari, Matteo Branciamore, Maria Monsè, Roberta Beta, il principe Carlo Giovanelli, Lilian Ramos e – in forma smagliante – il produttore cinematografico Vittorio Cecchi Gori con la sua Filly. Apprezzamento per gli artisti da parte di Alessandra Rauti, il principe Guglielmo Giovanelli Marconi, il marchese Giuseppe Ferrajoli, il presidente della commissione cultura di Roma Capitale Federico Mollicone, la studiosa dell’avanguardia Claudia Salaris, il vice-presidente della Fondazione Italia Giappone Pier Fabrizio Santovetti, il direttore di Face in Tv Roly Kornblit, l’avvocato matrimonialista Antonella Succi, la psicoterapeuta Irene Bozzi, la giornalista del TG3 Lazio Stefania Giacomini, Maria Consiglio Visco Marigliano, la lady investigation Alba Russo, l’architetto Massimo di Cave, lo stilista Luigi Borbone e i direttori di Woman & Bride Erika Gottardi e Massimiliano Piccinno.

“Le opere realizzate con photoshop e stampate su tela, fino a una tiratura massima di cinque copie” – ha spiegato la curatrice – “giocano su accostamenti tra sacro e profano. Si mescolano due piani dell’estetica, quello dell’effimero e del sublime, dando dimora ad un Olimpo eterogeneo di personaggi famosi sia dell’immaginario cinematografico che dell’Arte. L’ingaggio di figure prese a prestito, a formare un parterre davvero esclusivo, orchestra sulla tela stampata un set acceso da provocazione e ironia su tematiche inerenti ai peccati capitali del bagaglio collettivo. La tecnica della stampa su tela si sporca e vitalizza con collage di ritagli di carta. Lo scarto e lo strappo della realizzazione materica è allusivo all’assemblaggio concettuale delle opere: strato dopo strato e scavando attraverso una sovrapposizione secolare, Brivido Pop ci induce a considerare combinazioni digitali seducenti e impensabili”.

Una mischia di scatti laceri che rivelano set leggendari e opere di grandi pittori del Rinascimento Italiano. Un allegro parapiglia tra immagini inconsuete e intriganti di star del grande schermo di oggi e di ieri, leader politici, madonne raffaellite e veneri botticelliane. Icone sottratte al tempo e allo spazio, che rivivono sulla tela una nuova – fantastica, quanto reale – dimensione. Volti, sguardi, gesti a confronto in un ammassamento in cui si mescolano e si riappacificano vizi e virtù.

Il progetto visuale che ne scaturisce è molto più complesso e sulfureo di quanto appaia ad uno sguardo superficiale. Michelangelo e Anitona, Superman e Raffaello, Caravaggio e Brigitte Bardot, Barack Obama e Osama Bin Laden vanno a braccetto facendo scaturire effetti di senso inattesi, accordi e filiazioni mai prima considerate che ora parlano e si affermano con forza perentoria. Il mordente è una seduzione inedita, come quella dello sguardo di George Clooney che si confonde e rafforza con gli occhi antichi e magnetici del Gentiluomo in arme di Sebastiano del Piombo.

Dal 1997 ad oggi hanno realizzato insieme oltre cento manifesti per il cinema italiano, e molti personaggi dello spettacolo tra cui Pedro Almodovar, Penelope Cruz, Ferzan Ozpetek,  Leonardo Pieraccioni, Laura Torrisi, Carolina Crescentini, Francesca Giovannetti, Checco Zalone, Vincenzo Salemme, Maria Grazia Cucinotta, Paolo Virzì, Silvio Muccino, Laura Chiatti e Carlo Verdone posseggono un brivido pop appeso in casa (o un quadro a loro dedicato), spesso una rielaborazione di un manifesto di un film che li ha visti protagonisti.

Opere di Brivido Pop fanno parte di collezioni private a Montecarlo, San Diego, Singapore, Francoforte, Milano, Genova e Roma. Campeggiano in locali italiani di New York e  Los Angeles e in uffici di produzioni cinematografiche come Warner Bros, Cattleya, Medusa, 01 Distribution e Tao Due a Roma.

A Via Margutta brindisi vegetariano per la Body Art di Vito Bongiorno.

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A via Margutta l’arte celebra il respiro e riesce a descrivere l’impalpabile, il soffio, il ritmo della respirazione. E’ la body art dell’artista siciliano, trapiantato giovanissimo nella Capitale, Vito Bongiorno che ha presentato la sua creatività nel corso dell’ inaugurazione della mostra dal titolo NELLARIA – curata da Annalisa Martella – presso Il Margutta RistorArte di Tina e Claudio Vannini, con un prelibato cocktail tutto vegetariano ispirato ai colori della primavera.

Moltissimi personaggi della cultura e dello spettacolo hanno accolto l’invito del press agent

per l’apertura dell’esposizione. Tra gli altri Mita Medici, Maria Rosaria Omaggio, Roberta Giarrusso, Alex Partexano, Laura Lattuada, Rita Forte, Janet De Nardis, Nadia Bengala, l’etoile Giuseppe Picone, Maria Grazia Nazzari, Roberta Beta, Lilian Ramos, il principe Guglielmo Giovanelli Marconi, il marchese Giuseppe Ferrajoli, la piscoterapeuta Irene Bozzi, il prof. Roly Kornblit, il make up artist Gennaro Marchese, la scrittrice Rosetta Romano, Toscani, l’autore tv e attore Nino Spirlì, la lady dell’investigazione Alba Russo hanno seguito con attenzione la descrizione delle opere pittoriche realizzate con tecnica mista in cui predomina il colore blu e hanno applaudito la suggestiva performace ideata dall’artista che ha colorato il corpo di una modella/danzatrice che ha attraversato a passi di danza una grande tela di oltre dieci metri. Musica, raggi laser e impronte indelebili sulla tela a testimoniare il passaggio dell’uomo sulla terra.