Il Borgo “La Novella” tra le più importanti locande e le stazioni di posta tra la Toscana e il Lazio.

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La deliziosa Tenuta La Novella (San Casciano dei Bagni) il 2 giugno 2023 ha ospitato la conferenza di Renzo Chiovelli Introdotta da Maria Beatrice Baldini Romani

 

Si è tenuta, nell’incantevole borgo “La Novella” una conferenza che intende rilanciare il ruolo svolto nel corso dei secoli dalle locande e taverne, spesso collegate alle stazioni postali del cambio dei cavalli, che erano disseminate nelle campagne e nei piccoli centri che erano attraversati dalla Via Francigena al confine tra la Toscana e il Lazio.

Gabriele Forti Photographer

Dopo i saluti di Agnese Carletti, Sindaca di San Casciano dei Bagni, la conferenza, introdotta da Maria Beatrice Baldini Romani, proprietaria della Novella ed esperta organizzatrice di eventi, è stata condotta dall’architettoRenzo Chiovelli che ha esposto al pubblico in sala, il centrale ruolo del borgo La Novella nell’ambito della storia del territorio senese.

Gabriele Forti Photographer

Una messe di documenti archivistici originali ed inediti permette di ricostruire la storia postale e dell’ospitalità lungo quel tratto della Strada Francigena o Romana che si trova a cavallo del confine fra lo Stato pontificio e la Repubblica di Siena e poi il Granducato di Toscana. Storia delle architetture dei luoghi di accoglienza e dei percorsi postali, dei mezzi di comunicazione e dell’organizzazione amministrativa su questo storico confine, a Torricella sul lato toscano e a Ponte Centeno ed Acquapendente su quello pontificio, s’intrecciano a partire da quando iniziò a svilupparsi un nuovo sistema postale basato su una maggiore velocità, fino ad arrivare a quando l’uso di più moderne tecnologie di trasporto, come il treno, resero ormai obsoleto lo storico percorso postale dei corrieri reali, dei postiglioni, vetturini e procacci diretti da Firenze verso Roma e viceversa, per diramarsi in tutta Europa.

Il transito di una strada di portata internazionale, quale era la Francigena, definita dai viaggiatori «la strada più importante del mondo» e, in seguito, «la strada più bella del mondo», rappresentava per tutte le località che attraversava un valore economico d’eccezione, tanto che con l’istituzione di locande ed ospizi, molta gente iniziò a vivere solamente di questo. Così, fin da quando la Repubblica di Siena decise nel 1442, per motivi politici, di modificare il tracciato della Francigena, deviandolo dalla Val di Paglia per farlo passare per Radicofani, che era appena passata sotto la sua giurisdizione, la storia della Novella cambiò radicalmente.

Ormai tutti i viaggiatori che, dal resto d’Europa, si recavano a Roma, dovevano passare per La Novella. Nomi illustri come Angelo Poliziano, Baldassarre Castiglione, che racconta di una burla perpetrata proprio in una locanda presso La Novella, Benvenuto Cellini, Michel de Montaigne, e più tardi Petr Andreevich Tolstoj, inviato dallo zar Pietro il Grande, il filosofo Charles Louis de Montesquieu, Thomas Gray in compagnia di Horace Walpole, Johann Caspar von Goethe padre del grande poeta tedesco Johann Wolfgag, il pittore rococò Jean Honoré Fragonard, Vittorio Alfieri, Giacomo Casanova, il marchese De Sade, lo scrittore William Beckford, Charles Dickens e mille altri dovettero transitare o sostare per La Novella. In particolare, il celebre scultore Antonio Canova, nel 1779 recandosi per la prima a Roma, annota nei suoi Quaderni di viaggio la sosta e il pranzo a «l’osteria detta la Novella», dopo esservi disceso a piedi dall’altura di Radicofani.

La conferenza ha ripercorso le tappe di questi viaggiatori nel corso dei secoli, con particolare riguardo ai servigi che osterie e locande, come quella della Novella, potevano prestare loro per alleviare gli scomodi dei lunghi viaggi che venivano intrapresi per recarsi verso la Città Eterna.

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GRANDI EMOZIONI PER I CORTI PROTAGONISTI DELLA SECONDA EDIZIONE DEL PREMIO IRIS ROMA

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Altissimo livello artistico nella competizione ideata da Fabrizio Fazio con la preziosa collaborazione di Barbara Perisse, che ha premiato sei storie capaci di coinvolgere ed emozionare il pubblico.

Sabato 26 novembre 2022, il Cinema Don Bosco di Roma ha ospitato la seconda edizione del Premio Iris Roma, il Festival Cinematografico per cortometraggi narrativi ideato ed organizzato da Fabrizio Fazio, fondatore e direttore del Gruppo Fabrizio Fazio Communications, con la collaborazione di Barbara Perisse.

Il Premio Iris Roma, presentato da Barbara Perisse, insieme allo stesso Fabrizio Fazio, ha emozionato la platea con la proiezione di sei emozionanti opere che affrontavano, seppure nel sintetico formato del cortometraggio,  importanti tematiche sociali, storiche, giovanili, culturali e sentimentali, svolte con grandissima capacità tecnica, attraverso narrazioni cinematografiche e interpretazioni artistiche capaci di coinvolgere profondamente le coscienze e l’animo del pubblico. 

I corti selezionati hanno lasciato un segno parlando al pubblico dei contrasti sociali tra mondi apparentemente vicini ma inesorabilmente lontani raccontati in Notte Romana, delle problematiche connesse ai social media come le challenge on line de La Regina di Cuori o il revenge porn di Revenge Room. 

Hanno commosso fino alle lacrime con lo struggente racconto dei Venti Minuti che hanno cambiato l’intera esistenza di una famiglia ebrea nei rastrellamenti tedeschi del 16 ottobre del 1943 e con la delicata e toccante interpretazione di Massimo D’Apporto e Augusto Zucchi protagonisti di Pappo e Bucco

Hanno fatto riflettere sulle fragilità sentimentali giovanili e sui rapporti familiari malati raccontati in Bertie mi ha scritto una poesia.

La cantante Carlotta Lepoux ha allietato gli ospiti sulle note di “My Heart Will Go On”, mentre l’attrice Rossella Ambrosini, ospite d’onore della manifestazione, ha presenziato alla cerimonia di premiazione, trasmessa in esclusiva su Teleuniverso, storica emittente regionale del Lazio visibile sul canale 12 del digitale terrestre, che ha visto consegnare i seguenti riconoscimenti:

  • Miglior Regia (Valerio Ferrara per “Notte Romana” e Thomas Turolo per “La Regina di Cuori”)
  • Migliore Sceneggiatura (Vittoria Rizzardi Penalosa per “Bertie mi ha scritto una poesia”)
  • Miglior Fotografia (Alessandro Zonin per “Bertie mi ha scritto una poesia”)
  • Migliore Interpretazione (Massimo Dapporto per “Pappo e Bucco” e Annabella Calabrese per “Venti Minuti”)
  • Miglior Montaggio (Diego Capitani per “Revenge Room”)
  • Migliore Musica originale (Alessandro Speranza per “Revenge Room”)
  • Premio della Giuria popolare miglior cortometraggio (Venti Minuti).

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PREMIO IRIS ROMA: AL VIA LA SECONDA EDIZIONE

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Sabato 26 novembre si terrà la seconda, attesa Edizione del Premio Iris Roma, il prestigioso riconoscimento dedicato ai cortometraggi narrativi.

Premio Iris Roma – Il Cinema Don Bosco di Roma ospiterà il Festival Cinematografico per cortometraggi narrativi ideato ed organizzato da Fabrizio Fazio, fondatore e direttore del Gruppo Fabrizio Fazio Communications ed ideatore del prestigioso riconoscimento.

Il Premio Iris Roma, giunto alla sua seconda Edizione, è un Festival Cinematografico per cortometraggi narrativi di qualsiasi genere e tematica della durata massima di venti minuti. 

Durante l’evento saranno proiettate le opere selezionate mentre la cerimonia di premiazione verrà trasmessa in esclusiva su Teleuniverso, storica emittente regionale del Lazio visibile sul canale 12 del digitale terrestre.

Le modalità di selezione dei cortometraggi, visibili sul website del Premio Iris Roma, consentono la produzione degli stessi in qualsiasi area geografica con riserva linguistica: se non prodotti in lingua, dovranno essere sottotitolati. La timeline per la scadenza delle iscrizioni dei corti è fissata al 31 ottobre mentre il 15 novembre verranno ufficializzati i titoli dei lavori selezionati dalla giuria interna, che parteciperanno alla cerimonia di premiazione del 26 novembre 2022.

L’evento, presentato da Barbara Perisse, che collabora anche all’organizzazione dell’evento, insieme allo stesso Fabrizio Fazio, prevede, dalle 9.30 alle 13.30, un serrato programma di attività che vanno dalla proiezione dei cortometraggi alle “Pillole Academy”, brevi interventi dedicati alle curiosità dal mondo del Cinema e un intermezzo canoro che allieterà gli ospiti in sala. 

Cresce, nel frattempo, l’attesa per conoscere il nome dell’ospite d’onore che presenzierà questa seconda Edizione del Premio Iris Roma e che sarà svelato solo pochi giorni prima dell’evento.

La cerimonia di premiazione, infine, vedrà l’assegnazione degli ambìti riconoscimenti per: migliore regia, migliore sceneggiatura, migliore fotografia, migliore interpretazione e premio della giuria popolare.

Premio Iris Roma – Sabato 26 novembre 2022 dalle ore 9.30 alle ore 13.30

Cinema Don Bosco – Via Publio Valerio, 63 – Roma

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TORNA IL GALA DELLE MARGHERITE, CON UN MESSAGGIO DI PACE E SOLIDARIETÀ

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Grande successo per la trentaduesima edizione dell’evento di Bianca Maria Caringi Lucibelli al Hotel Westin Excelsior di Via Veneto a Roma.

Pubblico delle grandi occasioni quello che, nella serata di sabato 30 aprile 2022, ha popolato gli eleganti saloni dell’hotel Westin Excelsior di via Veneto. Oltre 300 i prestigiosi ospiti che hanno risposto all’invito per l’attesissimo ritorno del Gala delle Margherite, storica manifestazione capitolina organizzata da Bianca Maria Caringi Lucibelli che riprendeva, finalmente, la sua normale cadenza primaverile, accendendo i riflettori sulle sue iniziative benefiche. Tra loro Adriano AragozziniValeria MariniMassimo Bomba (stilista autore delle eleganti grafiche dell’evento), Daniela Del Secco d’AragonaIvo Pulcini e la moglie Elena D’AgostiniFranco Oppini e Ada AlbertiRoberto Rossi (vicepresidente odg Lazio), Jacopo Sipari di PescasseroliMaria MonsèLidia VitaleIlian RachovLetizia Eleden (compagna di Federico Fashion Syle) e il Marchese Giuseppe FerrajoliMarco Tatangelo e Roberto Rossi, vice presidente dell’ordine dei giornalisti del Lazio.

Solo la pandemia aveva potuto interrompere il tradizionale appuntamento con il Gala che, dal 1987 in poi, ha sempre promosso progetti di solidarietà in favore di differenti beneficiari e che, in questa nuova edizione, ha raccolto importanti fondi destinati alle iniziative benefiche di Canovalandia, a sostegno di donne e bambini rifugiati dall’Ucraina.

Nel corso dell’evento, presentato da Nino Graziano LucaAlessandra Canale e Barbara Castellani, si sono alternati diversi emozionanti momenti di spettacolo: una sfida canora tra Roma e Napoli che ha visto protagonisti Giulio Riccò, giovanissimo baritono dal teatro regio di Parma, accompagnato al piano da Catia Capua, il tenore Giuseppe Gambi e la cantante Giò Di Sarno e una sfilata delle creazioni dell’azienda Alta Moda dello stilista Ermanno De Gennaro, indossate da modelle professioniste truccate e pettinate da Michele Spanò.

Al termine dello spettacolo, i protagonisti del Gala delle Margherite sono apparsi sulla scena tenendo per mano dei bambini in rappresentanza di Ucraina e Russia, con uno scambio delle rispettive bandiere, segno simbolico del desiderio di pace di cui l’evento si è fatto messaggero. Un attimo di coinvolgente emozione immortalato dalla sensibilità artistica di Rosa Paola Lucibelli, fotografa ufficiale della manifestazione. Taglio della scenografica torta e brindisi finale hanno sancito il successo di una manifestazione tra le più importanti del panorama Capitolino e Nazionale.

Come da tradizione, è seguita la cena di gala placée per circa 300 prestigiosi ospiti che hanno aderito con entusiasmo all’invito di Bianca Maria Caringi Lucibelli, instancabile organizzatrice del più famoso gala dinner capitolino, per il quale ha ricevuto diversi autorevoli riconoscimenti, tra cui spicca quello conferito dal Presidente della Repubblica Italiana.

Gli importanti risultati ottenuti negli anni sono stati raggiunti anche grazie al prezioso supporto dei membri del Comitato D’Onore e al sostegno dei tanti prestigiosi sponsor che hanno aderito all’iniziativa.

Un appuntamento imperdibile, con format consolidato, che può contare sul contributo di molti partner di assoluto pregio, tra i quali l’Hotel Westin Excelsior di Via Veneto in Roma e Miamo Skinkare, azienda leader in tema di cura e bellezza della pelle, con le sue linee di prodotti cosmeceutici distribuiti in tutte le principali farmacie Italiane. In rappresentanza del Gruppo – e facente parte del Comitato d’Onore della manifestazione – la dottoressa Elena Aceto di Capriglia, presidente di Medspa, società che raggruppa Miamo e Nutraiuvens

Durante la serata, gli ospiti presenti sono stati omaggiati dai generosi sponsor tra cui Emanuela BiffoliChanteclerMarinella CravatteBestcolor Make UpRoèm Cosmetics e altri.

Durante il ricco aperitivo offerto da Valle SantaCrik Crok e Focaccia Rusticana, è stato possibile ammirare le eleganti creazioni della stilista Gabriella Romeo, i preziosi gioielli firmati Stefano Andolfi, le prestigiose ceramiche dell’azienda Suspirannu, produttrice anche di deliziosi liquori e di prodotti enogastronomici di altissima qualità con i quali è stata preparata la gustosa cena accompagnata dai selezionatissimi vini, offerti dalle cantine Casale del GiglioTenute Silvio Nardi e le bollicine di Tenute Barzan.

Due fiammanti e spettacolari vetture della Scuderia Ferrari Club Roma Appia Antica, inoltre, hanno incorniciato il sontuoso ingresso dell’Hotel Westin Excelsior.

Il taglio della torta nel giardino d’inverno, infine, è stato accompagnato dalle coinvolgenti armonie della mezzo soprano Marcella Foranna che ha intonato brani della tradizione canora romana e napoletana.

Ancora una volta il Gala delle Margherite ha saputo veicolare un importante e concreto messaggio di pace attraverso l’arte e la bellezza.

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IL PROFUMO E’ UN NARRATORE D’ECCEZIONE

RACCONTA CON L’OLFATTO ED ENTRA IMMEDIATAMENTE NELLA MEMORIA

EXTRAIT DE PARFUM MEDITATION. OMAGGIO AD ERNEST HEMINGWAY.

I PROFUMI. TRA ESTETICA E CULTURA.

Un profumo ci presenta al mondo, racconta la nostra storia, esprime la nostra anima e soprattutto svela il nostro io più nascosto, quello reale che non si può mascherare e che deve apparire giocoforza nella sua autenticità.

Attraverso la mia professione di Fragrance Designer ho la possibilità di utilizzare le diverse sfaccettature olfattive per raccontare una storia, proprio come uno scrittore fa con i libri.

FRAGRANCE DESIGNER. L’ARTE DI UN RACCONTO OLFATTIVO.

Illustrare con le note olfattive un’idea, farla vivere attraverso il respiro e racchiuderla in una boccetta. Sembra una favola ed è proprio così. Attraverso un profumo possiamo parlare di qualcosa di nuovo, far conoscere un’idea, ricordare qualcuno o qualcosa, diffondere una memoria per farla rivivere e farla conoscere. Poliedricità e versatilità. Due strumenti che permettono al mio lavoro di non avere schemi mentali, di essere libera. Libera di raccontare una storia. Come quella di un maestro della letteratura mondiale: Ernest Miller Hemingway.

EXTRAIT DE PARFUM MEDITATION. LA MIA DEDICA AD HEMINGWAY.

Ho la fortuna di vivere a Bassano del Grappa, una delle tappe della vita di questo grandissimo personaggio a cui è anche dedicato un museo.

Nel corso degli anni ho avuto modo di approfondire gli aspetti della vita di questo brillante giornalista e scrittore. E l’ho amato moltissimo.

Soprattutto a seguito della mia partecipazione al Premio Letterario Papa che si svolge a Caorle, organizzato dal Prof. Roberto Vitale. Qui ho conosciuto lo scrittore e l’uomo cittadino del mondo e dall’animo girovago.

Mi sono chiesta “E se volessi rappresentare Hemingway attraverso l’aura di un profumo?”

MEDITATION. LA FRAGRANZA CHE FA VIBRARE I SENTIMENTI.

Omaggiare Hemingway con un profumo. Un viaggio nel tempo e nella storia.

Un uomo dalla vita intensa, che ha vissuto in prima persona due guerre  mondiali, amante degli sport estremi, desideroso di superare sempre i propri limiti, dall’animo irrequieto e tormentato,  in cerca di sfide sempre più grandi.

Un uomo dai rapporti sentimentali forti, labili, numerosi, ma tuttavia intriso di quel senso di solitudine nel cuore che traspare dai suoi scritti (numerose storie d’amore e ben 4 matrimoni).

In lui è chiara l’idea della vita come continua sfida contro sé stessi, la corsa alla ricerca di un significato per un mondo che non ne ha o sembra non averne, sempre in equilibrio tra il bene ed il male, tra le storie e la solitudine, per sentirsi impotente contro la natura e il mondo; un uomo con i suoi sogni e i suoi limiti, pervaso da questo senso del fallimento, temuto, ma anche visto come occasione di crescita.

EXTRAIT DE PARFUM MEDITATION E’UN COLPO DI SCENA DALLA TRAMA COINVOLGENTE.

Un profumo complicato dai risvolti mutevoli. Mai scontato nella sua realizzazione. Sopra le righe per i molteplici retroscena olfattivi. Ho cercato di utilizzare nel migliore dei modi le materie prime che potessero evocare ed interpretare una personalità come Hemingway.

LA PIRAMIDE OLFATTIVA.

Un profumo intenso, di lunghissima persistenza, che ti entra nel cuore, senza mezzi termini:

  • il tocco esotico, caldo, dalla sfaccettatura sensuale e animalica, dell’ylang ylang;
  • la carezza dolce della vaniglia, femminile e concreta che lascia spazio ai sogni;
    • l’ambra grigia dalle note calde, mistiche e lussuose;
    • una spolverata di cacao, il sentore del tabacco, le note di un Bourbon sorseggiato con un sigaro sulle labbra;
    • i legni preziosi come il Patchouly dalle sfaccettature terrose ed il legno di quercia leggermente affumicato;
    • per finire con le note di cuoio che ricordano il cacciatore, l’uomo, le sue mani, la sua attrezzatura, gli stivali, i guanti:

E’ l’uomo che vive e si esprime. E’ Hernest Miller Hemingway!

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LEONE ROMANI PRESENTA IL SUO NUOVO EP “DIETRO LE QUINTE”

Dal 25 febbraio sarà disponibile il nuovo EP di Leone Romani ed il vinile in edizione limitata.

Il titolo del disco non è casuale, “Dietro Le Quinte” sta proprio a significare ciò che si cela nel back stage della propria   vita: l’intimità, le debolezze, le speranze, le gioie segrete. Come a teatro, così come nella vita, the show must go on: si deve abbracciare e vivere, con grinta ed entusiasmo, ogni istante della propria esistenza, facendo proprio il senso di quel “vivere prepotente” che, nel brano “30 Anni”, si canta.

Questo EP è nato da una serie di immagini evocative che Leone ha riportato in bozzetti da lui stesso realizzati su fogliA4 con matite e colori, ispirando gli artwork definitivi rappresentativi dei brani, andando a comporre il poster inserito nella confezione del vinile, in uscita come edizione limitata.

Leone, dopo un’attenta analisi del testo dei brani, ha raccolto le parole più significative di ognuno di essi, quelle chemeglio rappresentavano il messaggio di ogni singola canzone, ed ha messo su carta le immagini che, via via, sicomponevano nella sua mente.

Si è ritratto sul palco, metafora della vita, ed ha voluto rappresentarsi a piedi nudi, per sottolineare il rapporto direttocon essa e, intorno a lui, ha disegnato gli elementi più significativi di ciascun brano. Questa ispirazione è passata dal disegno alla fotografia grazie alla sensibilità dei fotografi e dei grafici che hanno seguito e valorizzato il lavoro.

Ma la sfida più divertente è stata proprio quella di concludere lo shooting in una singola giornata.

Sotto la direzione artistica di Leone, presso il Piccolo Teatro San Paolo, all’interno dell’Abbazia di San Paolo fuori leMura a Roma, una troupe di sette professionisti, composta dall’abile make up artist Tania Guerri, dall’incantevolemodella Beatrice Casa, dal brillante grafico Lorenzo Fabbri e dai due fotografi Giulio Cafasso e Jacopo Gentilini,supportati dalla creatività del videomaker Costantino Giorgini e del tecnico delle luci Matt Mola, si è prodigata nella rappresentazione degli artwork e della copertina dell’EP.

L’edizione speciale di questo vinile sarà distribuita, in un numero limitato di 20 copie, segnate ed autografate, nel corso del concerto successivo all’uscita dell’EP.

Si tratta di un lavoro dal sapore maturo, riscontrabile sia nella prospettiva con cui i temi vengono affrontati, sia da unpunto di vista musicale. Ogni brano viene alla luce sulle pagine del taccuino Moleskine che a Leone fu regalato daMarianna, una sua amica e compagna di teatro e, come un figlio, viene condotto per mano nel percorso tra i tasti di unpianoforte o le corde di una chitarra. Cresce tra i fiati e i sintetizzatori con cui prende forma e immagine, fino adiventare maggiorenne sul palco, momento in cui Leone lo lascia andare per la sua strada, tra gli ascolti e lecondivisioni.

E adesso buon ascolto, buio in sala, si apre il sipario.

Spotify Leone Romani – Spotify brano “Quante notti”

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BIOGRAFIA LEONE ROMANI

È un ventisettenne appassionato di musica cantautorale, ha studiato pianoforte per 10 anni, autodidatta con la chitarra e la batteria. Ha partecipato come concorrente ad Amici nel 2012 e ai provini di XFactor, nel 2018. Ha realizzato il sogno di autoprodursi nel 2017, organizzandosi con un pc, una tastiera ed una chitarra. Si è voluto nell’arrangiamento dei propri brani, che hanno preso sempre più una loro identità.

Ad oggi Leone ha pubblicato su Spotify, Youtube ed altre piattaforme digitali, 2 EP, 2 singoli ed un Album. Alle spalle ha un passato da attore di musical con la compagnia teatrale de “Il Quadriportico” di Via Margutta dove, per dieci anni, ha recitato in diversi spettacoli. Per questo è un grande amante delle performance live, in cui ama trasmettere il significato dei propri brani coinvolgendo il pubblico nel suo mondo e con il suo entusiasmo. Si è esibito in diversi locali a Roma come il Monk, Largo Venue, Il Marmo, Hard Rock Cafè e a Milano, come il teatro Apollo e l’Ostello Bello. Nel 2020 ha fondato la propria etichetta discografica, la “Savana Records” con cui ha iniziato a produrre i suoi brani e i suoi videoclip.

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Il Gala delle Margherite torna ad illuminare la Capitale con un’edizione straordinaria.

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Grande successo per Bianca Maria Lucibelli, ideatrice dell’evento charity più importante della stagione.

Tanta voglia di normalità, tanti sorrisi che, finalmente, possono tornare ad accendere i volti dei 250 ospiti che hanno risposto all’invito alla solidarietà che Bianca Maria Lucibelli ha proposto alla Capitale, riprendendo una consuetudine ultra trentennale, interrotta solo nello scorso anno.

“Riprendiamoci la nostra vita!” Questo era, infatti, il mood dello speciale Gala delle Margherite andato in scena nella serata di sabato 13 novembre 2021, come consuetudine, negli eleganti saloni dell’Hotel Excelsior, storico e fondamentale partner dell’evento, nella storica via Veneto a Roma.

Nessun evento può vantare una longevità così importante: dal 1987 il Gala delle Margherite promuove progetti di solidarietà in favore di differenti onlus. Questa edizione ha voluto contribuire alle lodevoli iniziative di Canovalandia e delle Associazioni Salvamamme e Arvas.

La trentunesima edizione del Gala delle Margherite si è aperta con un elegante aperitivo accompagnato da un gradevole sottofondo musicale della soave voce di Giovanna Ofelia Berardinelli e della sua arpa, al quale ha fatto seguito la cena placée, alla presenza di numerosi ospiti tra i quali Anna Fendi, sobria ed elegante in rigoroso black dress impreziosito dall’oro di una collana liberty,  l’Ambasciatore della Polonia presso lo Stato Italiano, Anna Maria Anders, in un raffinato tailleur rosa, il direttore sanitario della SS Lazio, Ivo Pulcini, con la moglie Elena D’Agostini in una scenografica creazione a sirena fucsia con preziosi ricami sulla spalla, il fondatore del Canova Club, Stefano Balsamo, l’attrice Antonella Salvucci, in abito di velluto nero con scollatura impreziosita da rouches, l’imprenditrice Francesca Ossani, in un lungo e raffinato abito rosa ed avorio decorato da piume, il Direttore Generale CBI, Liliana Fratini Passi in paillettes nere, di Piacentini, Maria Elena Aprea Vice Presidente e Direttore Creativo di Chantecler Capri, Maria Rosaria Montiroli di Canovalandia, in un abito rosso ricoperto di paillettes, la Contessa di San Miniato, Erika Emma Fodrè, la Contessa Frangipane, Antonella Sotira, l’eclettico artista Ilian Rachov, lo stilista e astrologo Massimo Bomba, che ha realizzato l’opera d’arte simbolo dell’evento, Connie Caracciolo, Elisabetta Viaggi e molti altri.

La serata, brillantemente presentata da Savino Zaba, ha visto alternarsi diverse esibizioni di ballo. Dal gruppo di danze storiche di Nino Graziano Luca, che ha aperto la serata con un romantico valzer viennese, proseguendo con il sensuale tango argentino dei ballerini Francesca Del Buono e Santiago Castro, ai coinvolgenti ritmi della pizzica salentina, fino all’energia dei ragazzi di DanzAmica Academy, che hanno entusiasmato con la modernità del loro acrobatico hip hop. Le portate del gustoso menu si sono alternate ai momenti musicali al piano di Gaia Vazzoler, della cantante Zua e con il tenore Giuseppe Gambi, che ha recitato un ruolo da protagonista, interpretando grandi classici della musica italiana.

Il taglio della scenografica torta e l’assegnazione dei numerosi omaggi della sottoscrizione a premi, hanno concluso l’edizione 2021 di un evento unico nel suo genere, per prestigio ed eleganza che, anche quest’anno, è riuscito a raggiungere gli importanti obiettivi prefissi, grazie anche al prezioso supporto dei membri del Comitato D’Onore: Gianluca Oricchio (Presidente Canovalandia), Maria Grazia Passeri (Associazione Salvamamme), Silvio Roscioli (Presidente Associazione ARVAS) ed al sostegno dei numerosi, prestigiosi sponsor che hanno aderito all’iniziativa: Hotel Excelsior, Anna Fendi, Chantecler Gioielli, Marinella Cravatte, Anello Tuo Amore Mio, Emanuela Biffoli Firenze, Massimo Bomba, Vallesanta, Crik Crok, Casale del Giglio, La Zucca Stregata, Tenute Silvio Nardi, Vorsicher.

Un nuovo, importante successo per Biancamaria Lucibelli, instancabile organizzatrice di questo straordinario appuntamento con la solidarietà che può vantare numerosi, autorevoli riconoscimenti, tra cui spicca quello conferito dal Presidente della Repubblica Italiana per le opere di beneficenza delle precedenti edizioni del Gala delle Margherite che saluta e rimanda alla prossima edizione, che ne confermerà lo straordinario impegno nella solidarietà.

Federica Pento protagonista dell’estate della Capitale

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La ripresa degli eventi, i nuovi festival, conferenze stampa, musica, spettacolo e la riapertura di attività a più non posso. Con l’estate arrivano nuovi appuntamenti per la cantante che diventa ogni giorno più popolare: Federica Pento.

Benvenuta Federica, l’estate è arrivata. I nostri lettori sono curiosi di sapere come trascorrerai la stagione..?

Mi auguro che questa estate sarà colma di musica. Abbiamo degli eventi pazzeschi nei prossimi mesi, se siete curiosi restate sintonizzati su tutti i miei social. Per il resto credo di godermi un po’ le bellezze della mia regione, mare, montagna.. e continuerò a studiare per i progetti futuri, spero di potervi svelare tutto a settembre.

Volto ormai particolarmente noto: in primavera ti abbiamo visto sul Messaggero in riferimento ad un film girato nella Capitale e qualche giorno fa nuovamente in edicola sul medesimo quotidiano in qualità di madrina di un nuovo evento nella zona più lussuosa della città. Tra meno di una settimana sarai nuovamente a Roma, esatto?

Sì sarò ospite a Palazzo Velli Expo e l’occasione è quella di una presentazione di un libro: Fila 37 sabato 26 giugno presenta infatti “Morte a Sant’Andrea” di Donatella Paradisi. È sempre bello prendere parte a questi eventi culturali. In questo nello specifico avrò modo di conoscere personalità di spicco del mondo romano come il Professor Paolo Martellotti e Fabrizio Peronaci del Corriere della Sera.

Quali saranno i prossimi appuntamenti dove ti vedremo?

Ho ricevuto proprio ieri una proposta per la prima metà di luglio e devo dire che sono molto entusiasta per le molte opportunità nuove che si stanno palesando e che mi danno modo di confrontarmi e conoscere persone anche leggermente fuori dal mio settore musicale. 

IL TRASIMENO: ACCOGLIENZA AL TOP, ARTE, STORIA E UNA DELIZIOSA ENOGASTRONOMIA

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Urat – Unione Ristoratori e Albergatori del Trasimeno e dall’ Unione dei Comuni del Trasimeno, oltre alle bellezze storico, artistiche e paesaggistiche, ha messo in evidenza deliziose strutture ricettive e numerose specialità del territorio.

L’incantevole Sala del Teatro di Palazzo della Corgna a Castiglione del Lago ha accolto il 10 giugno 2021 la Conferenza Stampa di presentazione del press tour “La ninfa, il lago, il palazzo, gli amori… Viaggio alla riscoperta di un territorio meraviglioso” organizzato da URAT – Unione Ristoratori Albergatori del Trasimeno con la collaborazione dell’Unione dei Comuni del Trasimeno e di Palazzo Pantini Nicchiarelli. L’iniziativa è partita da Castiglione del Lago, il romantico borgo che ospita i turisti nelle sue storiche dimore, quali Palazzo Pantini Nicchiarelli, nelle raffinate strutture ricettive come il Boutique Hotel e l’Hotel Aganoor o nei deliziosi b&b  Il Torrione e l’Antica Gabella, che accolgono e coccolano i viaggiatori desiderosi di scoprire il territorio con le sue ricchezze artigianali, come le preziose ceramiche de L’Antica Deruta, ed intraprendere un viaggio nella tradizione culinaria del Trasimeno, ricca di specialità che traggono origine dalla semplicità contadina, capace di valorizzare materie prime e risorse povere, conferendole gusto e dignità superiori, grazie anche a tipicità quali l’olio della Cooperativa Oleificio Pozzuolese e allo Zafferano del Consorzio Il Croco di Pietro Perugino Zafferano di Città della Pieve.

Emozionanti immagini, frutto della sensibilità di Emanuele Vignaroli, ci riportano fedelmente le straordinarie tappe del ricco programma culturale – sapientemente strutturato da Nicoletta Sarti, grandissima esperta di turismo e profonda conoscitrice dei luoghi – studiato per condurre alla scoperta delle prestigiose risorse artistiche, storiche e culturali del territorio. Partendo da Castiglione del Lago, grazie alle visite, brillantemente guidate da Maria Gloria Tommasini, a Palazzo della Corgna e alla Rocca, ci si inoltra profondamente nel territorio attraverso Panicale, per scoprire la Chiesa di San Sebastiano con il Martirio, straordinario affresco del Perugino, e il delizioso Teatro Cesare Caporali, uno tra i più piccoli d’Europa.

Il passaggio a Sant’Arcangelo e San Feliciano consente di  proseguire in barca verso l’Isola Polvese, alla scoperta del Castello e della Chiesa di San Giuliano, grazie alla sapiente guida del professor Luciano Giacché. Tornati a terra, passando per Passignano sul Trasimeno, si ripercorre la storia di questi territori, avventurandosi nei luoghi della battaglia di Annibale che sconfisse in un epico scontro gli eserciti romani a Tuoro sul Trasimeno.

Impossibile non fare tappa a Città della Pieve dove, accolti calorosamente dal sindaco Fausto Risini e dall’assessore al turismo Lucia Fatichenti, si possono ammirare la Chiesa di Santa Maria dei Bianchi, la Cattedrale dei Santi Gervasio e Protasio con il battesimo di Cristo e la Madonna in gloria del Perugino, il locale Palazzo della Corgna e, in assoluta anteprima, sarcofagi e urne cinerarie venuti alla luce in un recentissimo scavo. Perugia, capoluogo di Regione, sotto la guida dell’assessore alla Cultura Leonardo Varasano, chiude la breve scoperta del territorio con la visita alla mostra dedicata a Dante Alighieri al Museo di Porta Sole presso la biblioteca Augusta, seguita dalla Cappella di San Severo e Palazzo dei Priori, fino alla viaggio alla scoperta della Perugia sotterranea, guidati da Chiara Basta, direttore del Museo Capitalore della Cattedrale, capace di creare coinvolgenti suggestioni mostrando la magnificenza di strade di epoca romana e le stratificazioni delle imponenti costruzioni che si sono succedute nel corso dei secoli. In un crescendo di emozioni e stupore, intervallati da piacevoli soste alla scoperta di una cucina locale semplice ma decisamente gustosa.

La visita all’Azienda Agricola Bittarelli evidenzia la ricerca di sapori che partono dall’essenza delle materie prime: la fagiolina, servita in purezza, sia nella versione bianca che in quella scura, ha ricordato l’origine del gusto di questo legume autoctono, esaltato dal sapore delicato ma deciso dell’olio di produzione locale che meriterebbe un capitolo a parte. Le quattro diverse qualità di oliva presenti sul territorio, Frantoio, Leccino, Moraiolo e Dolce Agogia concorrono alla formazione del delizioso olio extravergine d’oliva Dop “Umbria”, con indicazione geografica “Colli del Trasimeno”. Rimanendo sulle specialità della terra, impossibile non parlare dell’aglione e delle sue moltissime proprietà, uniche e speciali, per il gusto e la digeribilità di gran lunga differenti dall’aglio comune, per la delicatezza al palato e la leggerezza del suo profumo. Si tratta di un aglio gigante di colore bianco privo di alliina, tanto da essere definito “l’aglio del bacio”. Ideale, ad esempio, per accompagnare il sugo di pomodoro dei caratteristici pici, la gustosa ma semplice pasta fresca locale, simile agli spaghetti, che si realizza con acqua, farina e sale.

Il Ristorante La Cantina, con la sua terrazza affacciata sul lago, accoglie nella sua rilassante atmosfera dominata da uno struggente e romantico tramonto. Qui i sapori virano decisamente verso il lago, proponendo una selezione di preparazioni di specialità ittiche lacustri, proposte in abbinamenti raffinati ma decisamente gustosi. Lo chef propone la carpa regina, magistralmente servita “in porchetta” esaltandone il sapore ed esaltando la piacevolmente aromaticità del piatto con il delizioso abbinamento al Grechetto alla corretta temperatura di servizio, vino bianco tipico della DOC Trasimeno.

In una autentica ma non dichiarata disfida gastronomica ed enologica, i ristoratori del Trasmimeno propongono le etichette di questo territorio in un crescendo di accostamenti, dai più tradizionali a quelli apparentemente più azzardati. Bianche rossi e rosé, derivanti da blend tra vitigni autoctoni e nazionali, accompagnano mirabilmente le degustazioni, deliziando i palati più esperti e quelli dei semplici gourmet.

Da non perdere la giornata in barca con i pescatori della Cooperativa Pescatori del Trasimeno, alla scoperta di questa preziosa attività che trae le proprie origini nell’epoca etrusca e che oggi svolge un ruolo cardine nel delicatissimo equilibrio biologico del lago. Dopo una emozionante e rilassante navigazione sulle luccicanti acque del lago, i pescatori – che svolgono la loro attività nell’ovvio rispetto delle norme internazionali e locali ma con un religioso riguardo per il loro Trasimeno, –dopo aver steso le loro reti in mezzo al lago, sbarcano gli ospiti sulla Polvese, la più grande del trittico di isole del Trasimeno. All’ombra dell’elegante struttura esterna del ristorante Dolce Agogia, che fa parte del prestigioso Resort Villa Polvese, accolti dalla cordiale professionalità di Maria Concetta Iovino,  si possono degustare le specialità dello chef Maikoll Segantini, a partire dai pani realizzati con antiche farine locali, che accompagnano perfettamente il prezioso olio di produzione propria, che riprende l’antica tradizione dei monaci Olivetani. Ancora oggi, infatti, sull’isola vengono coltivate specie tradizionali di ulivi che regalano l’olio “dolce lago”. Il suo profumo, avvolgente e il suo gusto delicato si sposano perfettamente con gli antichi profumi e sapori legati alla tradizione dei luoghi lacustri, tra cui spicca il ragù di luccio che accompagna la pasta fresca fatta in casa. A Castiglione del Lago, le serate si vivacizzano grazie al continuo susseguirsi di sorprese che testimoni di antiche atmosfere. I canti tradizionali proposti dalla Schola Cantorum e le rievocazioni storiche della Confraternita di San Domenico  fanno rivivere le atmosfere più autentiche di tempi passati sempre vivi in una memoria tramandata da generazioni.  La frizzante vita serale e notturna sul lungolago accompagna le cene  al  Ristorante La Capannina  sul viale finalmente vivacizzato dal turismo che riprende ad animare questi luoghi deliziosi ed ha visto un susseguirsi di specialità lacustri, dominate dalla trota della Valnerina, dai deliziosi paté e dalla gustosa laschina del lago, frittura di piccoli e deliziosi pesciolini.

Il viaggio alla scoperta delle specialità del Trasimeno si può degnamente concludere con la visita al Castello di Monterone, elegante struttura, appena fuori dal centro di Perugia, mirabilmente gestita da Francesco Capaccioni. Qui, agli elementi gastronomici tipici del territorio, si aggiungono,  ultimi ma non ultimi, due ulteriori elementi caratteristici della cucina locale: una chicca straordinaria e un accento goloso impossibile da trascurare. Lo Zafferano e il Tartufo fresco rendono indimenticabile la preparazione dei piccoli gnocchi di patate fatti in casa, la spuma di birra artigiana locale, invece regala un inusuale ma azzeccatissimo tocco al delicato gusto del morbido maialino, mentre il semifreddo al bacio, dolce tipico di Perugia, chiude in bellezza un percorso che esalta i palati con gusti accattivanti, semplici e genuini.  Un viaggio nella storia, nella cultura, nell’arte e, perché no, nella grande tradizione enogastronomica che il territorio del Trasimeno offre con la generosità tipica dell’accoglienza locale, capace di coccolare i propri ospiti come poche altre regioni.

“Dimmi baby” l’ ultimo brano dei PAGARIGO

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DIMMI BABY dall’album Giramondo è il nuovo brano dei Pagarigo disponibile su tutti i digital store.

“Dimmi baby” è il nuovo singolo della band PagaRigo. È un brano prodotto e mixato da Santi Rigolizio e Alex Fawkes-Smith, mastering di Fabrizio Simoncioni, distribuito online sui digital store dalla strings on fire record.

Il singolo Dimmi Baby parla di una donna che si trova in una situazione difficile ma che ha accanto un amico che l’aiuta e la vuole fare stare bene. Il brano è molto ritmico accompagnato dalle note di chitarra che ti entrano in testa. Dimmi baby è stata scritta da Peppe Pagano e Santi Rigolizio.

Fa parte dell’album Giramondo, disponibile su tutti i digital store come Spotify e Amazon music.

Una curiosità che ci teniamo ad evidenziare sull’album è una canzone con un assolo particolarmente lungo, un “assolo di liberazione” che si trova nella canzone “Un Bluff”.

Santi Rigolizio a tal proposito dichiara: “Ho cercato di avere un approccio meno complicato sul resto delle canzoni ma sapevo che volevo una canzone con un assolo lungo per chiudere l’album. Un Bluff è stata la canzone perfetta per fare quello che avevo in mente. Quando l’ho ascoltato dopo, con Peppe Pagano ci siamo resi conto che erano 3:31 minuti di assolo”.

Peppe e Santi aggiungono “Qualcuno ci ha fatto notare che non ci sono assoli così lunghi in Italia. L’unico è alba chiara di Vasco Rossi. Ma con Un Bluff l’abbiamo superato senza saperlo…

Ricordiamo anche gli altri componenti della band. I PagaRigo sono: Peppe Pagano alla voce, Santi Rigolizio alle chitarre e basso, Alex Fawkes-Smith alle tastiere e Mark Smith alla batteria.

Il brano “Dimmi Baby”, è disponibile per l’ascolto sul canale youtube del gruppo: https://www.youtube.com/watch?v=l54MtP0F0-k

I PAGARIGO

I PagaRigo sono un gruppo rock italiano nato a Londra, formato da Giuseppe Pagano (detto “Peppe”) alla voce e Santi Rigolizio alla chitarra.

Giuseppe Pagano e’ un cantautore e rocker siciliano, un personaggio di grande temperamento ed energia con una voce potente. Scopre fin da bambino l’amore per la musica cantando in chiesa e si avvicina così alle produzioni dei Litfiba, di Bennato e di Ligabue.

Nel 1997 partecipa al festival dei Nebrodi a Capo d’Orlando a Messina e vince il premio come “Personaggio televisivo dell’anno”. In seguito, partecipa al tour regionale dell’Accademia della Canzone di Sanremo, e ne risulta vincitore nella città di Lipari (Isole Eolie). Dopo uno stage di formazione professionale all’Accademia della Canzone Italiana, nel 1998 prende parte alla Finale Nazionale di Sanremo e canta al festival ‘A Voice for Europe 2000’.

Nel 2002 contribuisce a fondare “I Blackoutband” aggiudicandosi nel 2004  il primo posto al concorso TOP OF THE TOP istituito da Ricordi; nel 2006 il gruppo viene selezionato dal noto festival rock italiano “Rock Targato Italia”. Nel 2009 inizia il live tour in Argentina e quando torna, nell’anno 2011, produce l’album DEMOCRAZIA con etichetta Smilax Publishing e con distribuzione firmata Global Net.

“Democrazia” è un album di denuncia sulla situazione sociale e democratica in Italia: rock ed impegno civile si miscelano in un cocktail esplosivo. Il videoclip con il brano “Credici” è trasmesso da numerosi emittenti televisive, tra cui Italia 1. Diverse sono le occasioni di collaborazione con altri artisti che si palesano sempre più frequentemente; ricordiamo ad esempio l’ospitata al FESTIVAL PUB ITALIA con Massimo Di Cataldo, Tony Esposito, Linda D, Rocco Barbaro, Paky Arcella, Dario Baldan Bembo, Alberto Bertoli.

Giuseppe Pagano partecipa poi come ospite all’Expo di Milano 2015 e riceve il Premio Radiofonico con il brano “Credici” nella finalissima del concorso del Festival “Forza Canzone D’Italia Nel Mondo – Va Pensiero”.

Da quattro anni vive a Londra, dove ha conosciuto il maestro e musicista messinese Santi Rigolizio.

Santi Rigolizio e’ un chitarrista e cantautore di Messina. Comincia a studiare chitarra alla giovane eta’ di 8 anni con il maestro Fabio Inglese e fa le prime esperienze musicali in chiesa ad 11 anni suonando la chitarra per il coro Luigi Guanella. Continua a studiare chitarra con il maestro Gianfranco Cogliandro Fichera e già a 14 anni comincia a formare i primi gruppi rock.

Dopo varie esperienze nel giro messinese, divise tra gruppi originali e cover band, Santi decide di andare in Australia in cerca di qualcosa di diverso. Qui forma i “Mobstar” con il cantante Darren Grant. I due cominciano a lavorare a quello che diventera’ il primo album della band.

Dopo quasi quattro anni a Brisbane, nel 2006 Santi e Darren si spostano a Londra dove formano “Gli Eruption”;  firmano un contratto con L’Escape Music e nel 2009 pubblicano l’album “All Screwed Up”.

L’album viene recepito bene dal pubblico e dalla critica ma nel gruppo le cose non funzionano. Darren torna in Australia e Santi comincia a lavorare al suo primo album strumentale.

Nel 2012, l’album strumentale “The Truth”, viene pubblicato dalla Digital Nations, che fa parte della Favorade Nations, formata dal noto chitarrista internazionale Steve Vai.

Durante gli anni, Santi Rigolizio continua a lavorare nelle cover band e come insegnate di chitarra fino a fine 2015, anno in cui incontra Giuseppe Pagano. I due decidono di lavorare insieme e così nasce il gruppo rock italiano che, ispirato dal connubio dei loro cognomi, prende il seguente nome: I PagaRigo.

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