RE- NATE RADDOPPIA: DOPO LA PRESENTAZIONE AL BOSCOLO PALACE UN PARTY AL MO’MO’ REPUBLIC

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Doppio appuntamento con il ri-uso per le otto le creative di Re-Nate, il fashion lab all’insegna della difesa dell’ambiente presentato a Roma presso gli eleganti saloni del Boscolo Palace Hotel di Via Veneto 70 diretto da Andrea Fiorentini e festeggiato con un allegro party nel nuovo padiglione del Mo Mò Republic dell’imprenditore Alberto Salerno, sito in Piazza Forlanini 10. Un Team al femminile unito dalla medesima sensibilità, lo stesso entusiasmo e voglia di fare: sono Stefania Giacomini e Pilù Martini – ideatrici del progetto – assieme all’architetto Beatrice Amodeo, a Giusy Messina, laureata in Belle Arti a Firenze, a Ludovica Cirillo, eco-tech designer nelle cui mani i tasti del computer diventano gioielli, all’eco-cocker Nicole Rossini, alla shoes designer Sara Onori, che reinventa scarpe e borse e ad Ileana Giacintucci eco-scultrice che raccoglie dal mare i componenti per lampade e soprammobili. Tanti i numerosi ospiti, attratti dalla filosofia di queste donne attratte da un concetto di Moda e Design che rispetti la Natura e l’Ambiente si potevano riconoscere: gli artisti Paola Romano e Massimo Di Cave, Sandra Cioffi e Francesco Fedi, l’avvocato  Elena Aceto di Capriglia con il marito chirurgo plastico Camillo D’Antonio, la psicoterapeuta Irene Bozzi, Monica Scattini, Pino Ammendola – che ha letto alcuni testi dedicati al tema del ri-uso – Janet De Nardis, Silvana Augero, i maestri Isabella Ambrosini, Jacopo Sipari di Pescasseroli, gli stilisti Tiziana Sabatucci, Roberto Cagnetta e Massimo Bomba, Carla Montani con il marito Lucio Dessolis, Bianca Maria Lucibelli Caringi, Conny Caracciolo, il flower designer Giancarlo Mastinelli, il regista Alessio Rupalti, Guglielmo Giovanelli Marconi, gli hair sylist Luca e Simone Bartorelli, e tanti giornalisti che hanno ricevuto il benvenuto da Emilio Sturla Furnò e hanno apprezzato le prelibatezze della cucina regionale preparate dallo Chef Max Mariola al Boscolo Palace Hotel e al Re-Nate Party del Mo Mò Republic. “La terra è satura, soffocata dai rifiuti, dalla plastica, dai veleni… compriamo, consumiamo, sprechiamo, buttiamo troppo“ – dicono – “ecco perché nasce il nostro Atelier dedicato alla seconda vita degli oggetti. Riuso, rifacimento, riciclo, trasformazione questi i sostantivi che ci piacciono. Il nostro non è un negozio dell’usato, ma un lab-fashion – laboratorio della Moda – in cui portare vestiti, scarpe, borse, accessori, lampade, oggetti per la casa e di arredamento, persino computer”. Re-Nate, il nome lo certifica, daranno loro una rinascita, un nuovo look. Eco-Creatività sotto il segno del ri-uso significa adesione alla cultura del consumo consapevole e attenzione alla salute del nostro pianeta; questo – e molto altro – è RE-NATE che hanno in programma un fitto calendario di incontri culturali dedicati all’eco-sostenibilità. Il Team RE–NATE Stefania Giacomini e Pilù Martini – ideatrici del progetto RE-NATE Esperte di costume, cultura e moda, nonché convinte sostenitrici della creatività applicata al ri-uso si sono date da fare per costituire un team poliedrico nelle capacità e trasversale nell’esperienza. Dalla loro visione di un mondo più sano e vivibile nasce l’idea di una cultura, quella del riutilizzo appunto, che diventi moda e tendenza applicate quanto più possibile al vivere comune. Novelle Gropius del XXI° secolo, oltrepassano e ampliano il concetto di massificazione dell’oggetto artistico introducendo nel processo creativo l’utilizzo dei materiali già “vissuti”. L’oggetto di uso comune che decontestualizzato, reimpiegato e – a volte – trasformato diventa altro da se stesso per una nuova e spesso migliore fruizione della vita quotidiana. Beatrice Amodeo – architetto e designer Laureata alla Facoltà di Architettura Roma Tre è specializzata nella progettazione di spazi condivisi con una particolare attenzione al co-housing e al co-working, ovvero i nuovi modi di intendere l’abitare e la gestione del proprio spazio professionale. Riuso per lei significa esprimere la propria arte nel riutilizzare oggetti scartati creando un arredamento eco-sostenibile, dove la poltrona sia fatta con vecchie camere d’aria o il lampadario non sia di Murano, ma creato con un mirabile intreccio di centinaia di metri di semplice quanto creativa fettuccia. Giusy Messina – fashion designer Laureata in Belle Arti All’accademia di Firenze, diploma in fashion design all’Istituto Marangoni di Milano, modellista, costumista ha collaborato con prestigiosi teatri europei come lo Stuttgarter Ballet di Stoccarda e il Deutsch Opera di Berlino. Per 18 anni ha lavorato per la maison Gattinoni. Re-Nate per lei significa poter creare, progettare e sviluppare disegni e prototipi di abbigliamento, utilizzare le varie tecniche del ricamo e della lavorazione sartoriale, con un occhio alla ricerca di materiali esclusivi per inventare forme nuove. Il suo motto: “… è il dettaglio che fa l’unicità”. Ludovica Cirillo – eco-tech designer Designer romana, uno dei 200 talenti scelti nel 2010 da un comitato di esperti del Ministero della Gioventù e relatrice al Museo MAXXI per lo Youth Architect Project. Da sempre attratta da tutto ciò che e’ ecologico e riutilizzabile, continua la sua ricerca in questo campo anche alla facoltà di Architettura della “London Metropolitan University”. La sua voglia di scoprire, sperimentare la spinge, nonostante la giovane età, già da alcuni anni a creare oggetti di arredamento e bijoux riutilizzando materiali elettronici in disuso. Tra le sue mani auricolari, fili elettrici, tasti del computer acquistano una seconda vita. Nicole Rossini – eco cooker Mai come in questo momento di crisi i suoi consigli di ri-uso in cucina sono preziosi. Ricette che trasformano vecchi piatti in stimolanti ingredienti di partenza per mille, gustose, fantasiose nuove pietanze. Ma anche scelta attenta degli ingredienti più sani e garantiti per una cucina salutare e consapevole. I suoi trucchi nascono nei bauli, dove i ricettari sono scritti dalla penna della nonna, ma non rimangono segreti irrivelabili! Al contrario le sue lezioni di riuso in cucina sono generose testimonianze di come ci si può “leccare i baffi“ con piatti semplici, economici ma allo stesso tempo gustosi e sfiziosi. Sara Onori – shoes designer diplomata in design e arredamento di interni all’ Accademia delle Arti e Nuove Tecnologie e in Trompe l’ Oeil e tecnica del chiaroscuro all’ Accademia del superfluo, è la persona giusta a cui consegnare un paio di scarpe vecchie, una borsa, accessori oramai fuori moda o lisi dal tempo per ritirarli rimodernati, tinti, decorati. Nel laboratorio di Sara ogni cosa è reinventata, resa unica, personalizzata, per il piacere personale o per fare un regalo molto speciale e unico. Ileana Giacintucci – light designer Nasce come eco-scultrice spinta dalla grande passione per il mare e dall’amore per l’ambiente. Sin da piccola si entusiasma nel reinventare e creare nuovi oggetti da tutto ciò che per tutti è considerato “da buttare” dando sfogo alla sua fantasia più sfrenata. Oggi le sue lampade nascono dopo una mareggiata, dalle cose più disparate e apparentemente inutili che restano sul bagnasciuga: ciottoli, legni, sassi e conchiglie. I materiali raccolti, selezionati con cura, vengono lavorati a mano senza l’impiego di sostanze che possano modificare la loro naturalezza. Armonizzando forme e colori, gli elementi ritornano in vita come oggetti originali nel loro genere, diventando eleganti lampade e complementi d’arredo.

IL RAPIMENTO DEI SENSI: IL THE FIRST LUXURY ART HOTEL ROMA E I SUOI PARTNER “CATTURANO” OLTRE 300 PRESTIGIOSI OSPITI

Abiti Sposa

I SEI SENSI DEL LUSSO al THE FIRST LUXURY ART HOTEL ROMA

Il sesto senso racchiude tutti gli altri: la capacità di saper scegliere il meglio

Sensi e rapimenti. Passioni e suggestioni. Arte, Moda e Incontro. Questo è “I Sei Sensi del Lusso” l’evento voluto da Giuseppe Falconieri, direttore generale del The First Luxury Art Hotel Roma in collaborazione con Emilio Sturla Furnò, Erika Gottardi e Massimiliano Piccinno, già ideatori di numerosi format di successo tra i quali William. Lo Stile è Uomo evento dedicato all’eleganza maschile.

Atmosfera da Dolce Vita che ha catturato oltre trecento ospiti che hanno salutato il proprietario dell’elegante Art-Hotel Danilo Primerano. Tra i moltissimi volti: la vice presidente di Altaroma Valeria Mangani, gli attori Elisabetta Pellini, Andrea Gherpelli, Maria Grazia Nazzari, Alex Partexano, Vincenzo Bocciarelli, Adriana Russo, Enio Drovandi, Paco Rizzo, Emanuela Tittocchia ed Elisabetta Fusari, il soprano Adonà Mamo, Leopoldo Mastelloni, Nadia Bengala, Roberta Beta, Lilian Ramos, l’architetto Massimo Di Cave, la principessa Maria Pia Ruspoli, il principe Guglielmo Giovanelli Marconi, il principe Carlo Giovanelli, il marchese Giuseppe Ferrajoli con la sua Olga, lo scenografo del Teatro dell’Opera Maurizio Varamo, la contessa Giovanna Deodato Drake, la contessa Elena Aceto Di Capriglia, il chirurgo plastico Anna Trimarco, Maria Consiglio Visco Marigliano, Carla Montani, Tamara Borghini, Emanuela Fabrini, Silvana Augero, Sandra Cioffi e Francesco Fedi, la moglie dell’Ambasciatore di Grecia Sophia Cambanis, il prof. Roly Kornblit, gli stilisti Nayra Laise e Gianluca e Cristiano Santangelo, l’hair stylist Michele Spanò, la critica d’arte Francesca Barbi Marinetti, l’avvocato matrimonialista Antonella Succi, Andrea Tommasini e i giornalisti televisivi Stefania Giacomini (Tg3), Anna Paola Ricci (Tg1) e Camilla Nata de “La Vita in Diretta.

Per gli ospiti un lungo percorso che ha inizio con l’Olfatto: un’isola ideata da Claudia Scattolini di Fragrance Designer. La prima sosta è una rilassante area profumata di verdi prati d’erba, e note di limone, rosmarino, artemisia e vetiver.

Si prosegue con la Vista. L’occhio è attratto dalla preziosa selezione opere d’arte contemporanea –oltre duecentocinquanta – scelte dal marchese Fabio de Paolis, curatore artistico della galleria d’arte del The First Luxury Art Hotel Roma. Qui gli sguardi si moltiplicano e si illuminano grazie al lungo elenco di artisti presenti appartenenti a scuole e ordini pittorici diversi: il Neomanierismo, l’Iperrealismo, l’Arte Materica, l’Arte Concettuale, il Simbolismo, la Cosmopittura, la Pop Art.

La grande fotografia è rappresentata dalle opere del famoso fotografo olandese Mart Hengelen. Alcuni dei suoi più famosi ritratti sono esposti nei saloni dell’Hotel.

Di altra arte si tratta, quella del floral designer di Antichi Parchi – Roma che ricrea negli spazi dell’hotel un romantico giardino d’inverno.

La Moda si guarda, ma è anche … Tatto. Sei creazioni dello stilista Gai Mattiolo che presenta tre coppie di abiti molto diversi tra loro indossati da modelle coordinate dall’impeccabile lavoro di styling di  Marco Tomei e  con la preziosa collaborazione di Riccardo Gubiani della Gierre Models Agengy: silhouttes tracciate dalla preziosità dell’oro, cromatismi accesi da piume di struzzo, intriganti contrasti di preziosi ricami e morbide pellicce.

Alta sartorialità degli abiti creati dal grande Sitilista romano, in accostamento ai gioielli artistici della pittrice e scultrice Paola Romano: collier in materiali preziosi e semi-preziosi che rappresentano lune cangianti di varie dimensioni, perché la luna si possa toccare. Della Romano anche due opere di grandi dimensioni allestite in speciali aree dell’hotel.

Vista e tatto uniti anche nella suite adibita ad hoc da Chopard da un’idea di Maria Letizia Rapetti, direttrice della boutique romana sita in Via del Babuino 22. Qui, una preziosa raccolta di gioielli della “Red Carpet Collection”: parure di orecchini, pendente e orologio in diamanti presentata nell’ultimo Festival del Cinema di Cannes. Ma anche tre segnatempo per lui di manifattura Fleurier e una linea di accessori firmati dalla grande Maison.Il Gusto è protetto nell’elegante area ristorante del The First Luxury Art Hotel Roma. Ricco il cocktail ideato dallo Chef: canapè al formaggio con marmellata e mandorle, canapè alle uova di salmone, canapè caprino e noci, bruschettine con marmellata di cipolla rossa e guanciale, terrina di pollo e pistacchi su crostini di pane, piccoli coni di fritti misti con fiori di zucca, gamberi, olive ascolane, focaccia calda alla mortadella e ricotta, uova di quaglia poche alla crema di tartufo, polpettine di pollo al curry con riso basmati pilaf, cous cous alle verdurine con gambero al limone candito, risotto alla crema di zucca mantecato allo stracchino e pepe bianco. E una gustosa selezione di dolci tra cui mousse al cioccolato fondente, tiramisù, cannoli alla ricotta, piccoli babà al limoncello. Per chiudere grande trota di tre piani alla glassa e gocciole di cioccolato.

Pietanze che si abbinano a etichette in grado di esaltare i sapori, in un crescendo di suggestioni sensoriali alle quali fanno da giusto tappeto le avvolgenti note della speciale selezione musicale internazionale dal vivo, per soddisfare il senso dell’Udito.

E il sesto senso che racchiude tutti gli altri: l’Intuito. La capacità di saper scegliere il meglio.

“A poco più di un anno dall’apertura dell’Hotel” – afferma il direttore Falconieri – “abbiamo inteso ringraziare i nostri partner, ospiti e amici che sin da subito ci hanno supportato ed accompagnato. The First è prima di tutto un tentativo di interpretare l’ospitalità cinque stelle lusso in modo nuovo, con una forte enfasi ai valori etici non soltanto nei confronti del cliente, ma, anche, dei nostri collaboratori. Stiamo provando a tramutare, nel nostro piccolo, l’erogazione del servizio di pernottamento e food and beverage in percorso esperienziale anche con un approccio out of the box, motivo per cui abbiamo intitolato l’evento I 6 Sensi del Lusso”.

Emilio Sturla Furnò

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L’Amore e l’Arte nelle opere di Rosa Galante in mostra alla Galeria dei Soldati a Roma

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PERSONALE ROSA GALANTE E LEONARDO LODI

NOBILTÀ E SPETTACOLO AL VERNISSAGE TRA AMORE E RICORDI

 

“L’arte è sentimento”. Lo ha detto l’emozionata Rosa Galante agli oltre centocinquanta invitati al vernissage tenutosi Sabato 20 Ottobre 2012 presso gli spazi della storica Galleria dei Soldati di Stefano Simmi – in Via dei Soldati a due passa da Piazza Navona.

L’artista ha dedicato la sua creatività al marito, scomparsa alcuni anni fa’. Rosa Galante è caparbia e non si arrende. Per questo lavora instancabilmente e espone il suo amore attraverso una trentina di opere lavorate a quattro mani, tra pitture, disegni e sculture raccolte nella mostra che porta il suo nome unito per sempre a quello dell’amato “Personale: Rosa Galante e Leonardo Lodi”. All’esposizione, curata da Guya Ferraboschi, hanno voluto partecipare molti volti noti chiamati a raccolta dal press agent Emilio Sturla Furnò tra cui: Alex Partexano, Roberta Beta, Elisabetta Fusari, la psicoterapeuta Irene Bozzi, il principe Guglielmo Giovanelli Marconi, la critica d’arte esperta di Futurismo Francesca Barbi Marinetti, l’imprenditrice Tina Vannini.

Artista poliedrica, Galante si esprime con pari capacità nella pittura, nella scultura, nel disegno e realizzazione di monili unici e preziosi realizzati in metalli preziosi e pietre dure, molto apprezzati dalle signore. Nel corso del cocktail di inaugurazione a base di mignon dolci e salati e bollicine, scambio di saluti tra i giornalisti del Tg1 Rai Roberta Badaloni e Marina Nalesso, Stefania Giacomini del Tg3 Lazio,i direttori di Woman & Bride Erika Gottardi e Massimiliano Piccinno, l’architetto Massimo Di Cave.

Apprezzamento per il lavoro dell’artista da parte dello stilista esperto di astrologia Massimo Bomba – che ha dispensato pronostici agli ospiti -il giudice Giovanna Astorino presidente della Genitin, il sopranista Adonà, il principe Carlo Giovanelli e Lilian Ramos.

Amore e Arte. I due Artisti Galante e Lodi sono diversi e complementari al contempo” – ha spiegato Ferraboschi. “Molti i dipinti a quattro mani con tecnica mista con evidenti geometrie dove si intersecano volti e paesaggi. Le due mani si amalgamano. Il segno, il colore, la forma si esprimono su superfici diverse: legno, carta, tegole in terracotta. I volti sono eleganti e convivono sospesi in armonia nel medesimo spazio, guardando lo stesso orizzonte. Le opere di Galante e Lodi comunicano tra loro. Volumi, spazi, colore si muovono in una dimensione onirica, fantastica, dove lo spettatore è invitato a entrare seguendo il percorso di parole e pennellate”.

Le tele raccontano storie. Sulla tela, sul legno, sulla terracotta gli artisti scrivono e disegnano come sospesi nello spazio. I mondi si sovrappongono tra loro in una totale assenza temporale: il mare, la terra, le città galleggiano, fluttuano tra realtà e sogno dove colore e parole sono il codice di lettura dell’opera.

 

Emilio Sturla Furnò

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Al The First Hotel “WILLIAM”: L’Eleganza maschile secondo Emilio Erika e Massimiliano

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WILLIAM – Lo Stile è Uomo

di Emilio Sturla Furnò, Erika Gottardi e Massimiliano Piccinno

 

Oltre duecento invitati tra manager, businessman, attori, giornalisti che curano la propria immagine nei dettagli per meglio relazionarsi con se stessi e con gli altri. Ma, anche, molte signore incuriosite dall’universo dell’uomo elegante. Per loro è nato: William – Lo Stile è Uomo,  il cocktail glamour per Lui ideato e prodotto da Emilio Sturla Furnò, Erika Gottardi e Massimiliano Piccinno, una preziosa selezione di capi d’abbigliamento, prodotti e accessori di qualità, frutto del lavoro di artigiani scelti per la loro storia e il rispetto delle tradizioni.

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La prima edizione della manifestazione si è tenuta negli eleganti spazi del The First Luxury Art Hotel di Via del Vantaggio 14, nel cuore della Capitale a due passi da piazza del Popolo.

Un percorso di eleganza tra abiti, camicie, cravatte, scarpe, accessori e molti altri prodotti a cui non sono voluti mancare: l’Ambasciatore d’Austria Christian Berlakovitz, l’Ambasciatore di Cipro Leonidas Markides, l’Ambasciatore di Slovenia Iztok Mirosic, Kaspar Capparoni, Beppe Convertini, Jonis Bashir, Alex Partexano, Sebastiano Somma, Renzo Musumeci Greco, Vincenzo Bocciarelli, Livio Beshir, Michele La Stella, Luigi Tabita, lo scrittore Marco Cesati Cassin, Adolfo Panfili, il principe Guglielmo Giovanelli Marconi, il marchese Giuseppe Ferrajoli,  Sandro di Castro, il tenore Giuseppe Gambi.

Tante le signore che hanno accolto l’elegante invito – rigorosamente di color celeste – per esplorare il mondo del Lui elegante: Manuela Kustermann, Sandra Cioffi Fedi, Valeria Mangani, Samya Abbary, Linda Batista, Metis Di Meo, Maria Grazia Nazzari, Lilian Ramos, Irene Bozzi, Mariolina Palumbo, Roberta Beta, Francesca Barbi Marinetti, il soprano Laura Migliaccio.

Per tutti, cocktail di benvenuto anche nella terrazza al sesto piano con vista mozzafiato e tramonto sulla città accolti dal direttore dell’art-hotel Giuseppe Falconieri e dalla sua vice Cinzia Saccani. Avvistati Giada e Antonio Curti, Roly Kornblit, Bianca Maria Lucibelli Caringi, Giovanna Deodato, Elena Aceto Di Capriglia, Fabiana Giacomotti, i truccatori Gennaro Marchese e Raffaele Squillace, Giuseppe Pietrafesa, Jonatan Della Rocca, Lorenzo Las Plassas, Maria Elena Capitanio, Manuela Fabrini, Nino Spirlì, Massimo Di Cave, Roberto Mugavero, Nayra Laise, Umberto Masci.

Selezione internazionale di musica dal vivo a cura di Giancarlo Pes per accompagnare il brindisi a base di champagne e fruit punch analcolico e entrée di bruschettine con terrina di pollo e pistacchi tostati e una ricca selezione di canapè a base di marmellata di frutti di bosco, auricchio e mandorla salata, uova di salmone e glassa di limone, caprino e gherigli di noce.

“Eleganza e buon gusto declinati al maschile” – affermano gli organizzatori – “si possono raggiungere attraverso semplici consigli di espositori del made in Italy specializzati nel campo della moda e dello stile”. Tra questi il marchio Giosbrun – Roma, l’elegante sartoria di Via Monti Parioli che ha proposto ed illustrato abiti, camicie e calzature su misura disegnate dallo stilista Nazareno Brunetti. E ancora, le cravatte firmate Marinella – Napoli, i walking sticks  di Astrologo Argenterie – che ha esposto bastoni da passeggio e calzascarpe in argento personalizzabili. Per Lui anche degustazioni di abbinamenti tra sigari italiani, champagne e distillati di tutto il mondo e un confetto – dedicato, appunto, all’uomo-chic – di color nero vellutato ripieno di croccantino al rhum ideato e personalizzato per l’occasione da Antonio Maria Arbues. L’eleganza è anche arrivare puntuali con gli eleganti cab londinesi di Aurora Service, esposti all’esterno dell’art-hotel e che hanno offerto tour per il centro di Roma agli ospiti.

William intende promuovere un’ eleganza discreta, sempre attuale, partendo dalla cura del proprio aspetto scegliendo il meglio. Nel corso della manifestazione esperti, artigiani e produttori di beni destinati al mondo dell’uomo, hanno dispensato consigli per dare un ordine e un senso logico ai propri acquisti.

Allestito anche un angolo dedicato alla lettura con “La vera storia di Dorian Gray” (Edizioni Minerva) il libro di Vincenzo Lagioia che racconta la storia del giovane poeta realmente esistito che ispirò Oscar Wilde per “Il ritratto di Dorian Gray”. Di tutta questa storia fino ad oggi nessuno sapeva nulla, o quasi.

Il percorso si è arricchito, infine, di un’area dedicata al culto dell’oggetto per Lui con il marchio Vintachic,  abbigliamento ed accessori vintage da collezione.

“L’eleganza è l’espressione del proprio stile ed è, da sempre, uno dei principali requisiti che fanno la differenza tra gli uomini” – hanno detto Sturla Furnò, Gottardi e Piccinno – “Lo stile elegante dona fiducia personale, in particolare nelle relazioni sociali, soprattutto nel nostro tempo, in cui l’aspetto ha un ruolo preponderante. Eppure, basterebbe voltarsi un poco indietro, quando avere buon gusto ed uno stile elegante era qualcosa di naturale o quasi spontaneo, per molti italiani. L’eleganza si tramandava da padre in figlio. William è un tuffo nella tradizione perché è fondamentale che ogni uomo conosca al meglio l’eleganza italiana in grado di contraddistinguere lo stile maschile in tutto il mondo”.

Hanno collaborato all’evento anche il marchio  Champagne & Co., che ha offerto agli ospiti un pregiata selezione di champagne, la SM Fashion, Laura Mantovi Event Stylist e l’Istituto per i Servizi Turistici V. Gioberti di Via della Paglia a Roma.

Ph. Mauro Rosatelli – Michela De Nicola

Emilio Sturla Furnò

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Dalla Danza alla Tela. Un successo per la mostra di Matilde Brandi

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MATILDE BRANDI Works of Art

a cura di Francesca Barbi Marinetti

Il Margutta RistorArte

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Dalla danza alla tela. Chiara, solare e diretta: Matilde Brandi traspone nei suoi lavori pittorici la stessa determinazione luminosa che l’ha guidata nei passi di ballo. La tempra, l’estro e la dedizione che le hanno permesso di cavalcare con successo i palinsesti di Rai e Mediaset, la stessa esuberante esplosione di vitalità artistica ha premuto per sperimentarsi su registri stilistici diversi, quelli dell’arte visiva.

Works of Art è il titolo della mostra organizzata da Tina Vannini e curata da Francesca Barbi Marinetti, inaugurata a Roma il primo giorno di Primavera presso gli spazi espositivi de Il Margutta RistorArte in Via Margutta 118. Ventitré opere – in mostra dal 22 Marzo al 6 Maggio – prodotte negli ultimi tre anni che testimoniano la maturità della sperimentazione pittorica dell’artista più conosciuta come la seducente ed energica ballerina che ha catturato la simpatia degli spettatori televisivi accanto a conduttori come Bonolis, Panariello, Sabani o Celentano. Tanti gli amici che sono accorsi all’inaugurazione della personale, con la complicità del press agent Emilio Sturla Furnò, per complimentarsi con l’artista: Rosanna Lambertucci, Tosca D’Aquino, Vincenza Cacace col marito calciatore Giuseppe Pancaro, Elisabetta Ferracini, Patrizia Pellegrino, Roberto Croce, Lavinia Spingardi, Janet De Nardis, Michele Lastella, Roberta Beta con Marco Cesati Cassin, Alex Partexano, Roberta Allegretti, Luigi Tabita, Nadia Bengala, Valeria Mangani, la stilista Giada Curti, il principe Carlo Giovanelli, la marchesa Dani del Secco d’Aragona, il principe Guglielmo Giovanelli Marconi, Sandra Cioffi Fedi, il prof. Roly Kornblit, il futurista Graziano Cecchini, l’artista architetto Massimo Di Cave con la moglie Rosanna, il maestro orafo Gerardo Sacco, i Direttori di Woman & Bride, Massimiliano Piccinno ed Erika Gottardi, Mara Dinunno, brand Manager dell’azienda Antonio Maria Arbues e la fashion blogger Nayra Laise.

Scambi di saluti tra Attilio Romita del Tg1, Daniela Pulci capo redattore di Domenica In, Camilla Nata de La Vita in Diretta, Stefania Giacomini del Tg3 Lazio. Apprezzamenti a Matilde dalla vaticanista Michaela Bohle, Roberto Granata, Vittoria e Giancarlo Delrio, Giuseppe Falconieri, la psicoterapeuta Irene Bozzi, Elena Aceto di Capriglia, lo scenografo Manuel Carlo Puccini, Paolo Colucci, Bianca Maria Lucibelli Caringi, Sandro Di Castro, Ruben Della Rocca.

Profumi e sapori primaverili per il coloratissimo cocktail vegetariano a base di miniporzione di fragoline di bosco all’aceto balsamico, polpettine di verdure, cous cous, mimose decorate con ribes.

La ricerca e lo studio coreografico ha sollecitato in Matilde l’esigenza di sconfinare dall’ambito specifico della danza e trovare espressione nel linguaggio della pittura. La produzione di opere su tela, che risale ad una decina di anni, ha assunto una dimensione apprezzabile attraverso un confronto spontaneo, fresco e vivace con i maestri storici dell’arte informale. Il colore viene impastato con materiali aggiuntivi a creare ruvidezza, spessore, lucentezza o opacità. Il rosso, il nero o l’oro si sottraggono all’uniformità cromatica nella tensione di una ricerca materica, le geometrie offrono una suggestiva misura di essenzialità ad eventuali richiami figurativi. Uniche figure che sopravvivono, facendo di tanto in tanto capolino nell’immaginario astratto dell’artista, sono proiezioni di ballerine che nel variegato campionario del mondo pittorico della Brandi – fatto di colature e malte, di impasti di sabbie, sassi, materiali riflettenti e luccicanti, di eleganti paesaggi monocromi o irretenti – vanno a sottolineare l’intima contiguità tra movimento coreografico e gesto pittorico, quasi fossero due direzioni diverse nate da uno stesso impulso creativo. Una presenza apparentemente accennata che rappresenta la matrice che compone il segno, lo stimolo primario che determina il ritmo e il timbro, la musica intima su cui prende vita e si anima il moto pittorico.

D’altra parte l’incontro tra vari piani del piacere della creatività sta particolarmente a cuore a Matilde Brandi, che afferma: «L’arte è l’amore per la vita in tutte le sue sfumature: dalla pittura alla musica, alla danza e al cibo sano e salutare. Il RistorArte Margutta è tutto questo. Qui si respira l’arte in tutti i suoi colori. Quelli forti e decisi dei miei quadri e quelli accattivanti e ricercati del cibo vegetariano che qui fa da protagonista».

Ph. Luigi Giordani e Roberto Cimini

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Da AltaRoma alla Vogue Fashion’s Night Out: Giada Curti Protagonista della moda.

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Una grande festa per avvicinare il grande pubblico a stilisti, designer e celebrità – come ha dichiarato Franca Sozzani, direttore di Vogue Italia.

La stilista Giada Curti – reduce dal successo di Altaroma Altamoda – invita gli ospiti nel suo elegante Atelier sito nella suggestiva Rampa Mignanelli, accanto a Piazza di Spagna.

Per l’occasione – giovedì 15 settmbre 2011 a partire dalle ore 19,00 – la stilista, mostra la sua collezione di haute couture A/I 2011-2012 e una particolare creazione: una cintura a tiratura limitata che sarà possibile acquistare solo nel corso della manifestazione.

Giada Curti è attenta anche al mondo dell’arte e del design: gli spazi dell’Atelier ospiteranno per tutta la giornata una selezione di opere di pittura e scultura dell’artista-architetto Massimo Di Cave.

Serata ad invito
Cocktail per gli ospiti offerto da “Villa Ferrari Relais “.

Ufficio Stampa Giada Curti
Emilio Sturla Furnò
+39 340 4050400
info@emiliosturlafurno.it

Emergenza Origami: Ora tocca a noi.

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Parte l’ultima fase del progetto: ora l’appello alla generosità si sposta sui collezionisti e sul pubblico, per l’asta del 22 giugno dove si potranno acquistare queste opere straordinarie e preziose.

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Ancora volta il mondo dell’arte e della moda  generosi risponde generoso alla chiamata di solidarietà. Oltre settanta – tra artisti, stilisti, designer – hanno accolto la richiesta di donare una creazione ciascuno per “Emergenza Origami” (www.emergenzaorigami.it) – la mostra di opere ispirate agli origami giapponesi – da vendere per un asta benefica il cui ricavato sarà devoluto in favore degli interventi della C.R.I nelle zone colpite dalla recente terremoto.  Doppio appuntamento, quindi,  per presentare le due preziosi collezioni  – abiti, sculture, pitture oggetti di design, monili – esposte in contemporanea  nella Capitale presso la  Centrale Montemartini di Via Ostiense 106 – concessa dall’Assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico Dino Gasperini che sostiene l’iniziativa – e Il Margutta RistorArte, lo storico locale della Via delle Arti, che coniuga da oltre trent’anni l’alta cucina vegetariana con l’impegno per divulgare l’arte e l’artigianato.

Accolti dal comitato promotore dell’evento – Francesca Barbi Marinetti, Stefania Giacomini, Emilio Sturla Furnò, Tina Vannini – centinaia di ospiti tra cui anche molti i volti noti hanno attraversato  da un capo all’altro la Città  per visitare  le due esposizioni e presenziare ai cocktail di apertura. Tra gli altri: Linda Batista, Elena Russo, Roberta Beta, Alex Partexano, Maria Grazia Nazzari, Cristian Stelluti, Federico Mollicone, Silvio Di Castro, Alba Russo – sponsor dell’evento con il suo marchio Lady Investigation. Apprezzamento e commozione per i lavori di Giampaolo Addari, Alessandra Argiolas, Matilde Argiolas, Massimo Attardi, Ivan Barlafante, Franca Bernardi, Giorgio Bisanti, Elena Boccoli, Luigi Boille, Vito Bongiorno, Danilo Bucchi, Alessandro Cannistrà, Luisa Canovi, Marco Colletti, Ferdinando Colloca,  Gianluigi Contesini, Publia Cruciani, Massimo Di Cave, Valentina Di Serio, Marco D’Amico, Pablo Echaurren, Carlo Frisardi, Gianpistone, Roberto Gretter, Marco Innocenti, Anna Izzo, Pier Paolo Koss, Giuseppe La Spada, Emilio Leofreddi, Daniele Lombardi, Franco Losvizzero, Giampiero Malgioglio, Rachele Mangraviti, Roberto Mercoldi, Giacomo Miracola, Mauro Molle, Carlo Montesi, Innocenzo Odescalchi, Stefania Orrù, Pierino Pastore, Enrica Prazzoli, Jack Sal, Sinisca, Marco Tamburro, Giampaolo Tomassetti, Gerry Turano, Serge Ubertì, Marco Verrelli, Renato Balestra, Ettore Bilotta, Luigi Borbone, Silva Bruschini, Franco Ciambella, Ludovica Cirillo per ByLudo, Marco Coretti, Giada Curti, Stefano e Cosima D’Inzillo, Fondazione Micol Fontana, Maison Gattinoni, Antonio Grimaldi, Susanna Liso per Le Tartarughe, Franco Litrico, Laura Mancinelli, Antonio Martino, Fabio Salini, Maison Fausto Sarli, Laura Pieralisi, Patrizia Pieroni, Pino Purificato, Marco Ripiccini Lab 123Design, per KOEFIA Andrea D’Elia e Chiara Paioletti, per IED  Alessandra Lupi e Riccardo Mecarini, Sharon Falco, Silvia Gemma, Elena Pierri, Yuxia Wang.

Ma perché “Emergenza Origami”? Vi è una leggenda che narra che chi avesse piegato 1000 senbazuru (gru di carta), esprimendo uno stesso desiderio dopo averne completato ognuno, tale desiderio sarebbe divenuto realtà. Nel 1950 a causa delle radiazioni dovute al bombardamento atomico di Hiroshima una bambina chiamata Sadako Sasaki si ammalò di leucemia. Sadako si ricordò della leggenda e cominciò a piegare origami con il desiderio della propria guarigione. Poi il suo desiderio mutò diventando quello della pace nel mondo. Dopo averne completati 644 Sadako morì. Così gli amici e i compagni di scuola portarono a termine la sua opera offrendola al suo funerale come segno di una volontà condivisa. In seguito venne costruito in sua memoria un monumento a Seattle dove ogni 6 agosto, giornata della pace, migliaia di origami a forma di gru vengono mandati a Hiroshima per essere poi spediti a bambini di tutto il mondo.

I lavori- realizzati e donati sia da artisti noti ed emergenti che da stilisti conosciuti e allievi di accademie di moda, costume e arte – si trovano in mostra dal 13 al 22 giugno, giorno in cui verranno battuti all’asta da Fabrizio Romiti della Casa D’Aste Antonina di Roma – presso la Centrale Montemartini. Il ricavato verrà devoluto interamente alla C.R.I che opera sul territorio colpito dal terremoto con particolare attenzione verso progetti a sostegno soprattutto dei più piccoli.

L’evento gode del patrocinio dell’Ambasciata del Giappone a Roma e della partecipazione di “Adrenalina”, progetto sull’emersione dei giovani talenti artistici promosso dal 2009 dall’Amministrazione capitolina Un doppio appuntamento per presentare il progetto e le due esposizioni .

Emilio Sturla Furnò

+39 340 4050400

emyesse@yahoo.it

Nelle forme degli Origami la solidarietà dell’Arte e della Moda per il Giappone.

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EMERGENZA ORIGAMI

Artisti e stilisti uniti per il Giappone

con il patrocino e il sostegno dell’Assessorato alle

Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale

 con il patrocinio dell’Ambasciata del Giappone 

in collaborazione con la Fondazione Italia Giappone

 

Presentazione del progetto 13 giugno 2011 – ore 18.00

Il Margutta RistorArte – Via Margutta 118 – Roma

 

Origami Party 15 giugno 2011 – ore 19.00

Asta 22 giugno 2011 – ore 19.00

Centrale Montemartini – Via Ostiense 106 – Roma

  

ARTISTI: Giampaolo Addari, Alessandra Argiolas, Matilde Argiolas, Massimo Attardi, Ivan Barlafante, Franca Bernardi, Giorgio Bisanti, Elena Boccoli, Luigi Boille, Vito Bongiorno, Danilo Bucchi, Alessandro Cannistrà, Luisa Canovi, Marco Colletti, Ferdinando Colloca,  Gianluigi Contesini, Publia Cruciani, Massimo Di Cave, Valentina Di Serio, Marco D’Amico, Pablo Echaurren, Carlo Frisardi, Giampistone, Roberto Gretter, Marco Innocenti, Anna Izzo, Per Paolo Koss, Giuseppe La Spada, Emilio Leofreddi, Daniele Lombardi, Franco Losvizzero, Rachele Mangraviti, Roberto Mercoldi, Giacomo Miracola, Mauro Molle, Carlo Montesi, Innocenzo Odescalchi, Stefania Orrù, Pierino Pastore, Enrica Prazzoli, Jack Sal, Sinisca, Marco Tamburro, Giampaolo Tomassetti, Gerry Turano, Serge Ubertì, Marco Verrelli.

 STILISTI: Renato Balestra, Ettore Bilotta, Luigi Borbone, Silvia Bruschini, Franco Ciambella, Ludovica Cirillo per ByLudo, Marco Coretti, Giada Curti, Stefano e Cosima D’Inzillo, Fondazione Micol Fontana, Maison Gattinoni, Antonio Grimaldi, Susanna Liso per Le Tartarughe, Luca Litrico, Laura Mancinelli, Antonio Martino, Fabio Salini, Maison Fausto Sarli, Laura Pieralisi, Patrizia Pieroni, Pino Purificato, Marco Ripiccini, per KOEFIA Andrea e Chiara Paoletti, per IED  Alessandra Lupi e Riccardo Mecarini, Sharon Falco, Silvia Gemma, Elena Pierri, Yuxia Wang.

 

Vi è una leggenda che narra che chi avesse piegato 1000 senbazuru (gru di carta), esprimendo uno stesso desiderio dopo averne completato ognuno, tale desiderio sarebbe divenuto realtà. Nel 1950 a causa delle radiazioni dovute al bombardamento atomico di Hiroshima una bambina chiamata Sadako Sasaki si ammalò di leucemia. Sadako si ricordò della leggenda e cominciò a piegare origami con il desiderio della propria guarigione. Poi il suo desiderio mutò diventando quello della pace nel mondo.

Dopo averne completati 644 Sadako morì. Così gli amici e i compagni di scuola portarono a termine la sua opera offrendola al suo funerale come segno di una volontà condivisa.

In seguito venne costruito in sua memoria un monumento a Seattle dove ogni 6 agosto, giornata della pace, migliaia di origami a forma di gru vengono mandati a Hiroshima per essere poi spediti a bambini di tutto il mondo.

Questa storia toccante e simbolo di un Giappone che si rialza da una tragedia di portata planetaria si riaccende di drammatica attualità. La recente catastrofe avvenuta nel Giappone ha colpito profondamente tutto mondo, anche quello della moda e dell’arte, tanto da spingere un team organizzativo che già collabora attivamente su progetti culturali – Francesca Barbi Marinetti, Stefania Giacomini, Emilio Sturla Furnò, Tina Vannini – a ideare l’evento di solidarietà “Emergenza Origami” (www.emergenzaorigami.it).

I creativi sono stati invitati a realizzare una collezione di opere ispirate agli origami a scopo benefico per farne dono per un’esposizione ed un asta il cui ricavato sarà devoluto a favore delle zone colpite dal disastro. Le opere donate da artisti e stilisti sono esposte a Roma presso due sedi tra il 13 e il 22 giugno 2011: la Centrale Montemartini – concessa dall’Assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico Dino Gasperini che sostiene l’iniziativa – e Il Margutta RistorArte.

I lavori – realizzati e donati sia da artisti noti ed emergenti che da stilisti conosciuti e allievi di accademie di moda, costume e arte – verranno battuti all’asta da Fabrizio Romiti della Casa D’Aste Antonina di Roma – presso la Centrale Montemartini il 22 giugno. Il ricavato verrà devoluto interamente alla C.R.I che opera sul territorio colpito dal terremoto con particolare attenzione verso progetti a sostegno soprattutto dei più piccoli.

L’evento gode del patrocinio dell’Ambasciata del Giappone a Roma e della partecipazione di “Adrenalina”, progetto sull’emersione dei giovani talenti artistici promosso dal 2009 dall’Amministrazione capitolina.

Ufficio Stampa

Emilio Sturla Furnò +39 340 4050400 emyesse@yahoo.it; info@emiliosturlafurno.it

 

Francesco Barbi Marinetti – D.d’Arte +39 339 8581350 – didartesrl@gmail.com

Stefania Giacomini Coordinamento Moda +39 335 5341445 – ministefi@gmail.com

Tina Vannini – Il Margutta +39 06 32650577 – tina.vannini@gmail.com

www.emergenzaorigami.it

 

 

ICONS STARRING di Brivido Pop. Le icone dell’arte, del cinema e tanta ironia.

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Mentre a Cannes si celebra il cinema, nella Capitale oltre duecento ospiti hanno partecipato all’inaugurazione della mostra “Icons Starring” degli artisti Brivido Pop – Marco Innocenti e Fabrizio Micheli – i creativi che, nell’ambito della grafica cartellonistica del mondo dell’industria cinematografica, sono ben conosciuti con il nome di Brivido & Sganascia.

Lilla, blu elettrico, fucsia per i drink ideati per l’occasione da Tina Vannini che, col il marito Claudio – è titolare dello storico locale della Via degli Artisti, Il Margutta RistorArte, dove è stata allestita l’esposizione curata da Francesca Barbi Marinetti.

Molti i volti noti che hanno risposto all’invito del press agent Emilio Sturla Furnò per il vernissage: Laura Lattuada, Alex Partexano, Elisabetta Pellini, Luigi Tabita, Maria Grazia Nazzari, Matteo Branciamore, Maria Monsè, Roberta Beta, il principe Carlo Giovanelli, Lilian Ramos e – in forma smagliante – il produttore cinematografico Vittorio Cecchi Gori con la sua Filly. Apprezzamento per gli artisti da parte di Alessandra Rauti, il principe Guglielmo Giovanelli Marconi, il marchese Giuseppe Ferrajoli, il presidente della commissione cultura di Roma Capitale Federico Mollicone, la studiosa dell’avanguardia Claudia Salaris, il vice-presidente della Fondazione Italia Giappone Pier Fabrizio Santovetti, il direttore di Face in Tv Roly Kornblit, l’avvocato matrimonialista Antonella Succi, la psicoterapeuta Irene Bozzi, la giornalista del TG3 Lazio Stefania Giacomini, Maria Consiglio Visco Marigliano, la lady investigation Alba Russo, l’architetto Massimo di Cave, lo stilista Luigi Borbone e i direttori di Woman & Bride Erika Gottardi e Massimiliano Piccinno.

“Le opere realizzate con photoshop e stampate su tela, fino a una tiratura massima di cinque copie” – ha spiegato la curatrice – “giocano su accostamenti tra sacro e profano. Si mescolano due piani dell’estetica, quello dell’effimero e del sublime, dando dimora ad un Olimpo eterogeneo di personaggi famosi sia dell’immaginario cinematografico che dell’Arte. L’ingaggio di figure prese a prestito, a formare un parterre davvero esclusivo, orchestra sulla tela stampata un set acceso da provocazione e ironia su tematiche inerenti ai peccati capitali del bagaglio collettivo. La tecnica della stampa su tela si sporca e vitalizza con collage di ritagli di carta. Lo scarto e lo strappo della realizzazione materica è allusivo all’assemblaggio concettuale delle opere: strato dopo strato e scavando attraverso una sovrapposizione secolare, Brivido Pop ci induce a considerare combinazioni digitali seducenti e impensabili”.

Una mischia di scatti laceri che rivelano set leggendari e opere di grandi pittori del Rinascimento Italiano. Un allegro parapiglia tra immagini inconsuete e intriganti di star del grande schermo di oggi e di ieri, leader politici, madonne raffaellite e veneri botticelliane. Icone sottratte al tempo e allo spazio, che rivivono sulla tela una nuova – fantastica, quanto reale – dimensione. Volti, sguardi, gesti a confronto in un ammassamento in cui si mescolano e si riappacificano vizi e virtù.

Il progetto visuale che ne scaturisce è molto più complesso e sulfureo di quanto appaia ad uno sguardo superficiale. Michelangelo e Anitona, Superman e Raffaello, Caravaggio e Brigitte Bardot, Barack Obama e Osama Bin Laden vanno a braccetto facendo scaturire effetti di senso inattesi, accordi e filiazioni mai prima considerate che ora parlano e si affermano con forza perentoria. Il mordente è una seduzione inedita, come quella dello sguardo di George Clooney che si confonde e rafforza con gli occhi antichi e magnetici del Gentiluomo in arme di Sebastiano del Piombo.

Dal 1997 ad oggi hanno realizzato insieme oltre cento manifesti per il cinema italiano, e molti personaggi dello spettacolo tra cui Pedro Almodovar, Penelope Cruz, Ferzan Ozpetek,  Leonardo Pieraccioni, Laura Torrisi, Carolina Crescentini, Francesca Giovannetti, Checco Zalone, Vincenzo Salemme, Maria Grazia Cucinotta, Paolo Virzì, Silvio Muccino, Laura Chiatti e Carlo Verdone posseggono un brivido pop appeso in casa (o un quadro a loro dedicato), spesso una rielaborazione di un manifesto di un film che li ha visti protagonisti.

Opere di Brivido Pop fanno parte di collezioni private a Montecarlo, San Diego, Singapore, Francoforte, Milano, Genova e Roma. Campeggiano in locali italiani di New York e  Los Angeles e in uffici di produzioni cinematografiche come Warner Bros, Cattleya, Medusa, 01 Distribution e Tao Due a Roma.

Angeli e Bijoux: Riusciuto connubio tra arte e creatività in Via Margutta.

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A via Margutta un cocktail rigorosamente vegetariano per il finissage di due curiose installazioni a celebrare la festa della Donna e festeggiare l’ultimo giorno di Carnevale.

Due colorate esposizioni – “ANGELI NUDI“, i preziosi manichini alati di Gianluigi Contesini – e “SPEZZA-TINE“, i bijoux realizzati a mano con resine, metallo e il riciclo di pezzi di bambole, frutto della fantasia della designer Tania Bini– sono stati il pretesto per Tina e Claudio Vannini, con la complicità del press agent Emilio Sturla Furnò, per riunire a Il Margutta RistorArte tanti amici della cultura e dello spettacolo.

Tra i tanti volti noti: Maria Rosaria Omaggio, Maria Grazia Nazzari, Roberta Beta, Adriana Russo che si sono divertite a indossare i coloratissimi bijoux a forma di labbra a cuore, mani, gambe, vestinini.

Metis Di MeoLivio Beshir – direttamente dagli studi di Rai 2 dove stanno girando il programma per ragazzi “Social King” – si sono messi in posa sotto le grandi ali degli manichini/angelo.

Il nuovo modo di interpretare i monili e i manichini che è stato apprezzato anche dalle giornaliste Danila Bonito del Tg1 e Stefania Giacomini del Tg3 e dai Direttori di Woman & Bride Erika Gottardi e Massimiliano Piccinno.

Scattano i flash dei fotografi sul principe Guiglielmo Giovanelli Marconi in compagnia di Valeria Pannuti, il marchese Giuseppe Ferrajoli in compagnia della sua Olga.

Scambio di saluti tra l’attore Alex Partexano, l’autrice teatrale e giornalista Paola Aspri, il Prof. Roly Kornblit, la lady dell’investigazione Alba Russo, Maria Consiglio Visco Marigliano, il principe Carlo Giovanelli, il make up artist Gennaro Marchese, l’architetto Massimo Di Cave, il presidente dell’ANPOE, Fabrizio Borni.