Estée Lauder coccola le amiche della Profumeria HB di Via del Babuino a Roma

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La pausa dedicata alla bellezza della Maison Estée Lauder

 

La bellezza è servita alla via del Babuino negli eleganti spazi della Profumeria HB, una delle più antiche profumerie del centro storico, sorseggiando cocktail di frutti di bosco e gustando coloratissimi macarons nelle tinte della primavera serviti da camerieri in bianche livree. Un blindatissimo e profumato beauty cocktail per molte signore e signorine che hanno potuto provare direttamente – come un gioco – creme per il viso, massaggi e un’intera tavolozza di colori proposti da un esercito di make artist dell’importante maison Estée Lauder. Tra gli oltre duecento invitati si potevano riconoscere Elisabetta Pellini, Emanuela Tittocchia, Maria Grazia Nazzari – che sfoggiava un tenero cucciolo nella borsa maculata – Nadia Bengala, Ramona Badescu, Janet De Nardis, Monica Scattini, Adriana Russo, Roberta Beta, Giada De Miceli, chiamate a raccolta da Emilio Sturla Furnò.

Attente a tutti i momenti di questa particolare beauty experience anche molte blogger esperte di bellezza e moda coordinate da Sonia Rondini.

Tra una tartina dei maestri artigiani Pasquarelli e un consiglio dell’esperta Daniela Pistoia, scambio di saluti tra l’avvocato della tv Manuela Maccaroni,Dani del Secco d’Aragona, Sandra Cioffi Fedi, Anadela Serra Visconti, Lella Golfo, Carla Montani, Cetty Lombardi Satriani, Erika Gottardi,Barbara BraghinClaudia CaputoTullia CantianiDavide ed Ilaria Raciti, la manager dell’arte Marzia SpataforaSilvana Augero e Sara Iannone che hanno fatto il tour degli spazi allestiti come un vero e proprio beauty center.

E tanti percorsi olfattivi ricchi di fragranze e gradazioni rare per coccolare il naso Beppe ConvertiniVincenzo BocciarelliAnthony Peth, il principe Guglielmo Giovanelli MarconiMassimiliano PiccinnoStefano Piccirillo, il pr

, lo scultore Giulio Gorga e lo stilista astrologo Massimo Bomba. 

Ph. Mauro Rosatelli, Michela de Nicola, Fazio Gardini e Patrizia Santangelo

IL RAPIMENTO DEI SENSI: IL THE FIRST LUXURY ART HOTEL ROMA E I SUOI PARTNER “CATTURANO” OLTRE 300 PRESTIGIOSI OSPITI

Abiti Sposa

I SEI SENSI DEL LUSSO al THE FIRST LUXURY ART HOTEL ROMA

Il sesto senso racchiude tutti gli altri: la capacità di saper scegliere il meglio

Sensi e rapimenti. Passioni e suggestioni. Arte, Moda e Incontro. Questo è “I Sei Sensi del Lusso” l’evento voluto da Giuseppe Falconieri, direttore generale del The First Luxury Art Hotel Roma in collaborazione con Emilio Sturla Furnò, Erika Gottardi e Massimiliano Piccinno, già ideatori di numerosi format di successo tra i quali William. Lo Stile è Uomo evento dedicato all’eleganza maschile.

Atmosfera da Dolce Vita che ha catturato oltre trecento ospiti che hanno salutato il proprietario dell’elegante Art-Hotel Danilo Primerano. Tra i moltissimi volti: la vice presidente di Altaroma Valeria Mangani, gli attori Elisabetta Pellini, Andrea Gherpelli, Maria Grazia Nazzari, Alex Partexano, Vincenzo Bocciarelli, Adriana Russo, Enio Drovandi, Paco Rizzo, Emanuela Tittocchia ed Elisabetta Fusari, il soprano Adonà Mamo, Leopoldo Mastelloni, Nadia Bengala, Roberta Beta, Lilian Ramos, l’architetto Massimo Di Cave, la principessa Maria Pia Ruspoli, il principe Guglielmo Giovanelli Marconi, il principe Carlo Giovanelli, il marchese Giuseppe Ferrajoli con la sua Olga, lo scenografo del Teatro dell’Opera Maurizio Varamo, la contessa Giovanna Deodato Drake, la contessa Elena Aceto Di Capriglia, il chirurgo plastico Anna Trimarco, Maria Consiglio Visco Marigliano, Carla Montani, Tamara Borghini, Emanuela Fabrini, Silvana Augero, Sandra Cioffi e Francesco Fedi, la moglie dell’Ambasciatore di Grecia Sophia Cambanis, il prof. Roly Kornblit, gli stilisti Nayra Laise e Gianluca e Cristiano Santangelo, l’hair stylist Michele Spanò, la critica d’arte Francesca Barbi Marinetti, l’avvocato matrimonialista Antonella Succi, Andrea Tommasini e i giornalisti televisivi Stefania Giacomini (Tg3), Anna Paola Ricci (Tg1) e Camilla Nata de “La Vita in Diretta.

Per gli ospiti un lungo percorso che ha inizio con l’Olfatto: un’isola ideata da Claudia Scattolini di Fragrance Designer. La prima sosta è una rilassante area profumata di verdi prati d’erba, e note di limone, rosmarino, artemisia e vetiver.

Si prosegue con la Vista. L’occhio è attratto dalla preziosa selezione opere d’arte contemporanea –oltre duecentocinquanta – scelte dal marchese Fabio de Paolis, curatore artistico della galleria d’arte del The First Luxury Art Hotel Roma. Qui gli sguardi si moltiplicano e si illuminano grazie al lungo elenco di artisti presenti appartenenti a scuole e ordini pittorici diversi: il Neomanierismo, l’Iperrealismo, l’Arte Materica, l’Arte Concettuale, il Simbolismo, la Cosmopittura, la Pop Art.

La grande fotografia è rappresentata dalle opere del famoso fotografo olandese Mart Hengelen. Alcuni dei suoi più famosi ritratti sono esposti nei saloni dell’Hotel.

Di altra arte si tratta, quella del floral designer di Antichi Parchi – Roma che ricrea negli spazi dell’hotel un romantico giardino d’inverno.

La Moda si guarda, ma è anche … Tatto. Sei creazioni dello stilista Gai Mattiolo che presenta tre coppie di abiti molto diversi tra loro indossati da modelle coordinate dall’impeccabile lavoro di styling di  Marco Tomei e  con la preziosa collaborazione di Riccardo Gubiani della Gierre Models Agengy: silhouttes tracciate dalla preziosità dell’oro, cromatismi accesi da piume di struzzo, intriganti contrasti di preziosi ricami e morbide pellicce.

Alta sartorialità degli abiti creati dal grande Sitilista romano, in accostamento ai gioielli artistici della pittrice e scultrice Paola Romano: collier in materiali preziosi e semi-preziosi che rappresentano lune cangianti di varie dimensioni, perché la luna si possa toccare. Della Romano anche due opere di grandi dimensioni allestite in speciali aree dell’hotel.

Vista e tatto uniti anche nella suite adibita ad hoc da Chopard da un’idea di Maria Letizia Rapetti, direttrice della boutique romana sita in Via del Babuino 22. Qui, una preziosa raccolta di gioielli della “Red Carpet Collection”: parure di orecchini, pendente e orologio in diamanti presentata nell’ultimo Festival del Cinema di Cannes. Ma anche tre segnatempo per lui di manifattura Fleurier e una linea di accessori firmati dalla grande Maison.Il Gusto è protetto nell’elegante area ristorante del The First Luxury Art Hotel Roma. Ricco il cocktail ideato dallo Chef: canapè al formaggio con marmellata e mandorle, canapè alle uova di salmone, canapè caprino e noci, bruschettine con marmellata di cipolla rossa e guanciale, terrina di pollo e pistacchi su crostini di pane, piccoli coni di fritti misti con fiori di zucca, gamberi, olive ascolane, focaccia calda alla mortadella e ricotta, uova di quaglia poche alla crema di tartufo, polpettine di pollo al curry con riso basmati pilaf, cous cous alle verdurine con gambero al limone candito, risotto alla crema di zucca mantecato allo stracchino e pepe bianco. E una gustosa selezione di dolci tra cui mousse al cioccolato fondente, tiramisù, cannoli alla ricotta, piccoli babà al limoncello. Per chiudere grande trota di tre piani alla glassa e gocciole di cioccolato.

Pietanze che si abbinano a etichette in grado di esaltare i sapori, in un crescendo di suggestioni sensoriali alle quali fanno da giusto tappeto le avvolgenti note della speciale selezione musicale internazionale dal vivo, per soddisfare il senso dell’Udito.

E il sesto senso che racchiude tutti gli altri: l’Intuito. La capacità di saper scegliere il meglio.

“A poco più di un anno dall’apertura dell’Hotel” – afferma il direttore Falconieri – “abbiamo inteso ringraziare i nostri partner, ospiti e amici che sin da subito ci hanno supportato ed accompagnato. The First è prima di tutto un tentativo di interpretare l’ospitalità cinque stelle lusso in modo nuovo, con una forte enfasi ai valori etici non soltanto nei confronti del cliente, ma, anche, dei nostri collaboratori. Stiamo provando a tramutare, nel nostro piccolo, l’erogazione del servizio di pernottamento e food and beverage in percorso esperienziale anche con un approccio out of the box, motivo per cui abbiamo intitolato l’evento I 6 Sensi del Lusso”.

Emilio Sturla Furnò

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GIADA CURTI: LA SUA REGINA DEL CIRCO ACCENDE LA NOTTE DI ALTAROMA

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La Giovane Stilista sempre più Regina diAltaRoma

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Parterre de Roi, anzi, de la Reine per Giada Curti che ha presentato la sua collezione Autunno/Inverno dal titolo “La Reine du Cirque” nel suggestivo Parco dei Daini di Villa Borghese. Ad applaudire gli abiti-gioiello da grande soirée nei colori del rosso del nero e dell’oro ispirati alle morbide donne dipinte da Fernando Botero hanno accolto l’invito di Emilio Sturla Furnò e Raffaella Naddeo tanti volti noti della cultura, dello spettacolo e delle istituzioni: Antonella Elia, Natalie Rapti Gomez, Marianella Bargilli e Geppy Glejeses, Loredana Cannata, Gloria Guida, Sara Ricci, Mita Medici, Samya Abbary, Jinny Steffan, Vanessa Villafane, Isabel Russinova, Elisabetta Pellini, Elda Alvigini, Adriana Russo, Elena Bonelli, Metis De Meo, Marina Pennafina, Maria Monsè, Giada De Miceli, Lorena Cacciatore, Maria Grazia Nazzari, Valeria Mangani, Erika Gottardi, Massimiliano Piccinno, Lea Gasparoli e Consorte. E tanti altri signori: Antonio Curti – marito della stilista – Beppe Convertini, Alex Partexano, e gli onorevoli Antonio Paris e Alessandro Vannini il principe Guglielmo Giovanelli Marconi, il marchese Giuseppe Ferrajoli. Al termine della sfilata – presentata come uno spettacolo illuminato da artistici giochi di luce, tra acrobati e giocolieri sotto la regia della Mazzini Eventi, la Curti ha spiegato alla stampa che:  “Gli abiti dei circensi non sono costumi, ma paramenti sacri che si muovono nella pista del circo tra mangiatori di fuoco, acrobati, tigri e incantatori. L’arena è l’altare in cui si scongiurano le paure. Il tendone è il tempio e le modelle sono audaci sacerdotesse abili nel domare le fiere e nel cavalcare. Donne intelligenti e coraggiose che vincono la paura del vuoto e fanno volteggiare oggetti in equilibro. Persino gli elefanti obbediscono alla loro femminilità. In fondo, il circo è l’allegoria della società dei nostri tempi. Le donne non cadono. Anzi. Sono sempre più consapevoli della loro bellezza e del loro successo”.

 

La sposa si tinge di un intenso verde salvia, in alternativa al bianco della tradizione. Vita lunga e ricami in swarovski sotto il seno nelle gradazioni del salvia e dello smeraldo che disegnano collane sulla schiena. Ampia gonna a pieghe baciate. Lunghissimo il velo in tinta con l’abito.

 

Una collezione di abiti dell’immaginario, di realtà scrutate nei ricordi e nei sogni. Nel Circo si materializza il desiderio divenendo realtà e la paura si supera con il desiderio che diviene speranza.

 

“Venghino, signori venghino. Lo spettacolo sta per iniziare”. Si alza il sipario.

Al The First Luxury and Art Hotel la collezione s/s di Nayra Laise

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FASHION-COCKTAIL PER PRESENTARE LA PRIMA COLLEZIONE DI ALTA MODA DI NAYRA LAISE

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Mai troppo lungo, mai troppo corto. Il bon ton che “fa tipo” quello proposto nella collezione Primavera/Estate 2012 della giovanissima Nayra Laise che ha presentato a Roma le sue trenta creazioni ispirate in parte alle figure di Pompea e Calpurnia – le donne più eleganti dell’epoca di Giulio Cesare – e in parte alle dive del cinema americano Ava Gardner e Ingrid Bergman. La giovanissima stilista brasiliana, naturalizzata italiana, ha scelto gli eleganti spazi total white del The First Hotel di Via del Vantaggio 14 – il modernissimo art-hotel cinque stelle a due passi da Piazza del Popolo – per invitare al un suggestivo e blindatissimo fashion-cocktail ideato dal press agent Emilio Sturla Furnò un parterre tutto al femminile appartenente al mondo della cultura, dello spettacolo, dell’imprenditoria, della politica e del giornalismo.

Una presentazione molto apprezzata dalla vice presidente di AltaRoma Valeria Mangani e dalla conduttrice di Nonsolomoda su Canale 5 Samya Abbary che hanno voluto indossare per l’occasione un abito della collezione della stilista che apre il suo atelier romano nella centralissima Via di Ripetta al numero 142, di fronte all’Ara Pacis.

Hanno applaudito le linee morbide e i tessuti preziosissimi: Rosanna Cancellieri, Monica Setta, la direttrice della Galleria Borghese Anna Coliva, Anadela Serra Visconti, Elisabetta Pellini, Maria Grazia Nazzari, Sandra Cioffi Fedi, Elena Bonelli, Adriana Russo, le psicoterapeute Mariolina Palumbo e Irene Bozzi, Stefania Giacomini, Grazia Matteoni, Alessandra Oddi Baglioni, Cetti Lombardi Satriani, Lia Catalano, Lorena Angelucci,  Silvana Augero Laura Terranova, Edith Arbib Arnav, Francesca Barbi Marinetti, Elena Russo, Maria Monsè.

Selezione internazionale di musica dal vivo eseguita da Giancarlo Pes per dare ritmo ai passi delle modelle e accompagnare il cocktail a base di prosecco, fruit punch analcolico, bruschettine con terrina di pollo e pistacchi tostati e una ricca selezione di canapè a base di marmellata di frutti di bosco, auricchio e mandorla salata, uova di salmone e glassa di limone, caprino e gherigli di noce. E, per tutte, un piccolo omaggio di Estée Lauder una visita alla terrazza con panorama mozzafiato sulla città assieme al direttore dell’hotel Giuseppe Falconieri.

Scollature contenute e colletti in seta con dettagli in pizzo e ricami, gonne pieghettate a raggiera e drappeggi che richiamano scanalature e fregi delle architetture dell’antica Roma. Macramè e pizzi vintage tinti in laboratorio che si abbinano a chiffon, seta, tulle, mikado, nelle gradazioni pastello del celeste, del verde menta, del grigio tortora, dell’avorio e del rosa cipria. Boleri e giacche in a nuance completano gli abiti tubino il cui punto vita è sottolineato da cinture a fiocco.

“Ogni ora del giorno vuole la mise adeguata” – ha affermato Nayra Laise ai giornalisti – “Per questa collezione ho proposto colori neutri per il giorno, nero e riflessi color perla per la sera che si fa splendente grazie motivi floreali e incrostazioni in perle vere e swarovski su spalle e scollature. Ogni mise è arricchita da borse-gioiello in tinta impreziosite dagli stessi intarsi di perle e cristalli preziosi, così come le cinture e i bracciali. I tessuti sono prodotti in Italia e vengono combinati, in molti casi, con pizzi pregiati, in particolare il valencienne. L’alta moda è un perfetto equilibrio tra idee creative, volumi e materiali preziosi. L’abito è il risultato di questa combinazione di elementi. Deve essere elegante, ricco, ma anche portabile”.

Per questa collezione Nayra Laise ha scelto il make up di Carla Belloni, le scarpe gioiello di  Max Clan, la tecno-silver collection di byLudo, Estée Lauder, Antonio Maria Arbues. Media partner Woman & Bride.

Ufficio Stampa

Emilio Sturla Furnò

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La Venere Capitolina premia le Eccellenze dell’Universo Femminile

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PREMIO VENERE CAPITOLINA

Ia edizione

L’Eropedia di Essere Donna

 

Eccellenze femminili italiane che si sono rese protagoniste di merito e talento, ognuna nel suo campo: Lina Wertmuller, Mara Venier, Enrica Bonaccorti, Lavinia Biagiotti, Patrizia Mirigliani, Mary Garrett, Elena Bonelli, Laura Comi, Maria Rita Parsi, Rossella Izzo, Anna Maria Ciuffa, Patrizia de Rose, Cristiana del Melle, Paola Mainetti, Daniela Amadei, Antonella Magagnini, Lella Golfo, Maria Rizzotti, Maria Rosaria Gianni, Ludovica Rossi Purini, Tiziana Luxardo, Marilù Simoneschi, Josette Sheeran.

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A loro è stata donata una preziosa creazione orafa realizzata dal Maestro Michele Affidato raffigurante il simbolo della Dea Venere nel corso della manifestazione del Premio Venere Capitolina presso i Musei Capitolini, nella Sala Pietro da Cortona in concomitanza con la Festa della Donna 2012, Giovedì 8 Marzo 2012 alle ore 10.30.

La manifestazione – ideata dalla Associazione Universo Femminile presieduta da Valeria Mangani, d’intesa con la Commissione Nazionale Patrimonio Artistico di Federproprietà e con il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Poliche Sociali e di Roma Capitale

L’evento presentata da Livia Azzariti si è aperto con gli interventi del Consigliere delegato alle Comunità Regionali Domenico Naccari, della Presidente dell’associazione Universo Femminile Valeria Mangani, della Presidente Commissione Nazionale patrimonio Artistico Antonella Freno e del Presidente Consulta Sanitaria Locale Adolfo Panfili.

La manifestazione è stata anche l’occasione per presentare il “Manifesto del BellEssere” per promuovere una  nuova cultura del valore  e della bellezza della vita.

Sul palco le donne e tanti uomini chiamati a consegnare il premio alle signore. Tra loro Santo Versace, l’Ambasciatore D’Austria Christian BerlaKovits, l’Ambasciatore di Thailandia Somsakdi Suriawongse, gli attori Antonio Tallura e Vincenzo Bocciarelli.

Sale sul palco anche la bellissa Miss Fair Play 2011 Sara Izzo direttamente dal concorso Miss Italia, che ha indossato una creazione di alta moda della stilista Giada Curti, in platea con altre donne dello spettacolo come Elisabetta Pellini, Metis Di Meo, Janet De Nardis.

“L’evento” – ha spiegato Valeria Mangani – “intende promuovere una nuova cultura della vita, della salute e del benessere, proponendo l’adesione al manifesto della bellezza intesa come espressione di qualità della vita attraverso la prevenzione, la tutela e la salvaguardia della salute, la ragione primaria per il capovolgimento della cultura edonistica che, nel tempo, si è resa responsabile dello stravolgimento dei ritmi biologici causando le cosiddette malattie del benessere”.

L’iniziativa è diretta a tutte le donne con l’obiettivo di affermare i nuovi canoni della bellezza intesa come espressione di salute e tutela e prevenzione delle patologie.

“Arte e cultura sono le coordinate della kermesse” – ha affermato Antonella Freno – “Una manifestazione istituita in omaggio alla splendida scultura marmorea  della Dea Venere custodita ai Musei Capitolini quale icona del Premio Nazionale che  richiama  il valore dell’impegno, della sensibilità e del talento elementi fondamentali di una  storia declinata al femminile”.

“Questa occasione” – ha concluso Domenico Naccari – “è diretta al riconoscimento del merito che caratterizza da sempre l’apporto della donna ad ogni settore della vita sociale e professionale. Abbiamo voluto richiamare le donne che con il loro impegno hanno costruito occasioni straordinarie, dando alle professioni  valore ed umanità”.

In occasione della Festa della Donna 2012, quindi, si è promossa una rilettura dell’apporto femminile alla realtà politica e sociale del nostro Paese attraverso dei percorsi che esprimono, nei vari settori, il valore della presenza femminile nella società.

Per tutte le signore un omaggio di Antonio Maria Arbues e la copia del magazine Woman & Bride presentato dai direttori Erika Gottardi e Massimiliano Piccinno.

Ufficio Stampa

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Associazione Universo Femminile


Midnight in Rome: Giada Curti ed il suo sogno in “total white” al St. Regis.

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Parterre ricchissimo e selezionatissimo per la presentazione  della Collezione Primavera/Estate 2012 di Giada Curti presentata all’interno di AltaRoma presso il  The St. Regis Hotel a Roma.

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Tra i vip presenti alla sfilata invitati da Emilio Sturla Furnò e Raffaella Naddeo: Kaspar Capparoni con la moglie Veronica Maccarone, Alessia Fabiani, Rossella Brescia, Martina Pinto, Sebastiano Somma con Morgana Forcella, Mirka Viola, Denny Mendez, Linda Batista, Elena Bonelli, Livio Beshir, Elisabetta Pellini, Janet De Nardis, Veronica Logan, Lucia Bendia, Nadia Bengala, Eugenia Chernyshova, Vittoria Schisano, Anadela Serra Visconti, Roberta Beta.

E ancora la Senatrice Maria Rizzotti  della Commissione Sanità del Senato della Repubblica, Valeria Mangani Vice Presidente di AltaRoma, l’On. Sandra Cioffi, l’On. Riccardo Mastrangeli, l’On. Daniela Melchiorre, la principessa Maria Pia Ruspoli, la contessa Alessandra Oddi Baglioni, la marchesa Dani del Secco D’Aragona, il principe Guglielmo Giovanelli Marconi ed i Direttori di Woman & Bride Erika Gottardi e Massimiliano Piccinno.

Con la sua collezione total white, la stilista intende raccontare una promenade nella Capitale allo scoccare della mezzanotte. Da qui “Midnight in Rome”, titolo della collezione parafrasando l’ultimo celebre successo del film che Woody Allen ha ambientato nella capitale francese. Come nella sceneggiatura del successo del grande schermo, la disegnatrice di moda si imbatte in una comitiva di amichevoli sconosciuti che la conduce attraverso le suggestive e magiche atmosfere della Dolce Vita, clima storico e culturale che la stilista ama e di cui subisce l’incanto.

Scenografia da film in cui appaiano meravigliosamente venti toilette soirée in cui predominano tutte le gradazioni del bianco. Raffinate, eleganti, fiere, le mannequin sfilano mise realizzate in prezioso ottomano color avorio, con balze sovrapposte ornate da ricami, chiffon, plissé e organze. Boule argentate e cangianti, perle in trasparenti cristalli swarovski e fiori brodȇ staccano sui tessuti. Tagli e silhouette aggraziati evidenziano le forme e consentono al corpo di muoversi liberamente.

Venti creazioni/citazione che mirano a rappresentare le infinite sfaccettature dell’universo femminile, in primis, quelle della stilista. E una rivisitazione: le culottes degli anni ’50, che esaltano le gambe in accostamenti di pizzi valenciennes e ricami. Strati di seta e di tulle sottolineano la figura, evidenziano il punto vita e avvolgono curve e fianchi in delicate nuvole trasparenti.

Altissima sartoria anche nel taglio delle maniche e in una nuova interpretazione dello spacco che ritorna prepotentemente in alternativa alle ampie e audaci scollature delle collezioni precedenti.

Scena della sfilata gli eleganti saloni del Grand Hotel St. Regis in un’atmosfera scandita da esecuzioni eseguite dal vivo dirette dal Maestro Luca Ruggero Jacovella, con la partecipazione della vocalist Yasemin Sannino.

La donna si muove in perfetto equilibrio tra Oriente e Occidente, mistero e evidenza, eroismo e fragilità, contrasti e armonie.

Plissé soleil, percorsi zig zag per la sposa adorna da fiori che ricordano quelli di antichi arazzi.

La collezione termina con un personale omaggio al corpetto, che Giada Curti destruttura e ristruttura al fine di evidenziare al meglio il decolté e valorizzare il seno. “Sono vicina a tutte quelle donne che si sono sottoposte all’intervento di chirurgia estetica con il sogno di aumentare il volume del loro seno, trovandosi, oggi, in pericolo di vita.” – afferma la stilista – “Anche la moda può rivelarsi un ausilio per abbellire il proprio corpo senza correre rischi”. Per questo, a metà della sfilata, appare una modella che reca un vassoio in argento con una protesi al silicone. Un’immagine forte per far riflettere a cui segue un applauso scrosciante e il plauso di molti volti noti della politica presenti tra il pubblico.

Apprezzatissime le copie di Woman & Bride, media partner dell’evento, distribuite in omaggio.

Ph: Roberto Cimini, Luigi Giordani, Gaetano Broccoli

 

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Giada Curti: L’Alta Moda Romana celebra la Sua Donna Divina.

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“Libera di essere Divina”. Il titolo della sfilata di haute couture presentata da Giada Curti. Un tributo a Tamara De Lempicka da parte della stilista laziale per la nuova Collezione Autunno/Inverno 2011/12. E un omaggio alla Capitale, poiché per la sfilata inserita nel calendario ufficiale di Altaroma – presentata il 10 luglio – è stata scelta la romantica scala barocca di Rampa Mignanelli, sulla quale si affaccia l’Atelier Giada Curti.

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Tanti ospiti vip e stampa accolti dal press agent con Raffaella Naddeo: nelle prime file a bordo della passerella hanno apprezzato i preziosi modelli da sera della Curti: la Presidente di Altaroma Silvia Venturini Fendi seduta accanto alla Vice-Presidente Valeria Mangani, Barbara Bouchet, Anna Pettinelli, Elisabetta Pellini, Loredana Cannata, Mirka Viola, Gloria Guida, Maria Rosaria Omaggio, Roberto Ciufoli, Elena Russo, Maria Grazia Nazzari, Isabel Russinova, Livio Beshir, Adriana Russo, Roberta Allegretti, Alex Partexano, Daniela Martani, e il marito della stilita Antonio Curti in compagnia di Erika Gottardi e Massimiliano Piccinno, direttori di WOMAN & BRIDE, Media Partner dell’Evento.

La collezione rievoca l’affascinante premiere dame degli anni ’30 dallo sguardo altezzoso che personifica una femminilità d’avanguardia, apolide protagonista della mondanità, erotica e spirituale al contempo, enigmatica fino al punto di sembrare ambigua, modello irraggiungibile di bellezza e aristocrazia. Sfilano abiti ispirati dalla visita alla grande esposizione delle opere della “pittrice del moderno” presso il Museo del Vittoriano.

Giada Curti re-inventa, così, lo stile Art Decò per il corpo femminile: plasma satin, douchesse e organza in technicolor nelle nuance del verde salvia, marrone cacao e del caldo viola alessandrite. Venti modelli da grande soirée con sovrapposizioni di tulle ricamati con pizzi francesi, intarsi di crine e rouche, drappeggi couture, nuovi volumi, tagli diversi per silhouette sofisticate dalle trasparenze seducenti. Charme provocatorio grazie a décolleté che inquadrano il viso, imponenti panneggi in tulle che danno l’illusione di un corpo fluttuante. Predomina il nero – lucido e opaco – elegante, superbo, impreziosito da ricami in swarovski e pietre dure. Una collezione autunno/inverno per moderne regine dalle labbra rosso profondo come le donne amate dalla stravagante protagonista della mondanità europea, interpreti di un glamour algido e perfetto, incontaminate dalla realtà, quasi irraggiungibili.

Al termine della sfilata – colpo di scena – sono due spose mano nella mano: Tamara e la sua Rafaela. La prima con un abito intero in satin di seta pura color avorio con maniche lunghe a guanto contornate di pizzo chantilly ricamato, così come scollo e coda. Grande apertura a V sulla schiena. Sul capo una calotta anni ’30 di pizzo ricamato con lungo velo di tulle di seta. La compagna indossa un completo nero taglio maschile, con giacca a doppio petto. Per la prima volta in passerella escono due donne, due compagne, due spose che celebrano il “Marriage Equality Act” approvato a New York lo scorso 25 giugno. Commosse, nel parterre anche l’On. Paola Concia con la sua compagna Ricarda Trautman.

La moda è donna, sempre” – ha affermato la stilista – “Non teme pregiudizi, nè può essere vittima di allusioni equivoche. E’ portavoce di libera femminilità”.

 

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Tutti in Giallo all’inaugurazione di Vinòforum a Roma.

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Dress code total yellow per gli invitati della serata inaugurale di Vinòforum, la grande manifestazione dedicata al vino che apre l’estate della Capitale.

La kermesse ideata da Emiliano De Venuti,  patron della manifestazione, celebra da otto anni l’arte del bere e raduna i migliori marchi del buon vino italiano ed internazionale. A due passi dai giardini della Farnesina, centinaia sono stati gli ospiti che hanno raggiunto l’area riservata a vip e stampa, inaugurata da Matteo Marzotto, il quale si è concesso con garbo a  telecamere e flash. Tantissimi i volti noti che hanno accolto l’invito del press agent Emilio Sturla Furnò e non si sono voluti perdere l’occasione di un percorso nel mondo dei vini e degli champagne accompagnati da coloratissimi stuzzichini preparati a scena aperta: Linda Batista, Nadia Bengala, l’Ambasciatore d’Austria Christian Berlakovitz, Roberta Beta, Emanuela Tittocchia e Vincenzo Bocciarelli – entrambi con  bombetta color oro – gli stilisti Giada Curti ( con il marito Antonio) e Luigi Borbone, Julian Borghesan con la fidanzata Giorgia Vittiglio, Rosanna Cancellieri, Giorgio Caputo, Andrè De La Roche, Guglielmo Giovanelli Marconi, Wilma Goich, la vice presidente di AltaRoma Valeria Magani, Daniela Martani, Maria Grazia Nazzari, Maria Rosaria Omaggio, Valeria Oppenhemeir, Max Parodi, Alex Partexano, Elisabetta Pellini, Stefano Piccirillo, Alessandra Rauti, Emanuela Tittocchia, Marta Zoffoli, il Prof. Roly Kornblit, Francesca Barbi Marinetti, Franco Fatone del TG2, Nicola Rao del TG3 Lazio, Antonio Pascotto del TG4, lo staff di Woman & Bride con Olivier Di Gianni ed i direttori Erika Gottardi e Massimiliano Piccinno,  l’artista architetto Massimo Di Cave, il make up artist Gennaro Marchese, la lady investigation Alba RussoFrancesco Minervini, che ha dato un benvenuto in qualità di rappresentante della Fondazione Fibrosi Cistica del Lazio e, infine, le ragazze del social notwork “Così non fan Tutte”.

Due brindisi nel corso della serata per altrettanti compleanni di Rosanna Cancellieri e Linda Batista. Tanti applausi per le speciali performance artistiche dal vivo offerte dal comico Antonio Giuliani e dalla cantante Laura Valente accompagnata dal chitarrista Carlo De Bei sotto l’attenta direzione dell’attore e regista Alessandro Sena, per sostenere la Fondazione Fibrosi Cistica (FFC) presieduta da Matteo Marzotto. Questa Fondazione è l’unica realtà italiana che promuove e finanzia progetti di qualificata ricerca destinati allo studio di nuove e radicali cure per sconfiggere la fibrosi cistica, la malattia genetica grave più diffusa in Italia con oltre seimila malati accertati e quasi tre milioni di portatori sani. Costituita a Verona nel gennaio 1997, complessivamente ha finanziato 160  progetti di ricerca e ha coinvolto oltre 400 ricercatori italiani di 120 laboratori e gruppi di ricerca.

Anche quest’anno Decanter – il programma radiofonico di Radio 2dedicato all’enogastronomia e condotto da Federico Quaranta e dall’Inutile Tinto, Nicola Prudente, è staro presente in diretta durante tutto il corso della serata.

ICONS STARRING di Brivido Pop. Le icone dell’arte, del cinema e tanta ironia.

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Mentre a Cannes si celebra il cinema, nella Capitale oltre duecento ospiti hanno partecipato all’inaugurazione della mostra “Icons Starring” degli artisti Brivido Pop – Marco Innocenti e Fabrizio Micheli – i creativi che, nell’ambito della grafica cartellonistica del mondo dell’industria cinematografica, sono ben conosciuti con il nome di Brivido & Sganascia.

Lilla, blu elettrico, fucsia per i drink ideati per l’occasione da Tina Vannini che, col il marito Claudio – è titolare dello storico locale della Via degli Artisti, Il Margutta RistorArte, dove è stata allestita l’esposizione curata da Francesca Barbi Marinetti.

Molti i volti noti che hanno risposto all’invito del press agent Emilio Sturla Furnò per il vernissage: Laura Lattuada, Alex Partexano, Elisabetta Pellini, Luigi Tabita, Maria Grazia Nazzari, Matteo Branciamore, Maria Monsè, Roberta Beta, il principe Carlo Giovanelli, Lilian Ramos e – in forma smagliante – il produttore cinematografico Vittorio Cecchi Gori con la sua Filly. Apprezzamento per gli artisti da parte di Alessandra Rauti, il principe Guglielmo Giovanelli Marconi, il marchese Giuseppe Ferrajoli, il presidente della commissione cultura di Roma Capitale Federico Mollicone, la studiosa dell’avanguardia Claudia Salaris, il vice-presidente della Fondazione Italia Giappone Pier Fabrizio Santovetti, il direttore di Face in Tv Roly Kornblit, l’avvocato matrimonialista Antonella Succi, la psicoterapeuta Irene Bozzi, la giornalista del TG3 Lazio Stefania Giacomini, Maria Consiglio Visco Marigliano, la lady investigation Alba Russo, l’architetto Massimo di Cave, lo stilista Luigi Borbone e i direttori di Woman & Bride Erika Gottardi e Massimiliano Piccinno.

“Le opere realizzate con photoshop e stampate su tela, fino a una tiratura massima di cinque copie” – ha spiegato la curatrice – “giocano su accostamenti tra sacro e profano. Si mescolano due piani dell’estetica, quello dell’effimero e del sublime, dando dimora ad un Olimpo eterogeneo di personaggi famosi sia dell’immaginario cinematografico che dell’Arte. L’ingaggio di figure prese a prestito, a formare un parterre davvero esclusivo, orchestra sulla tela stampata un set acceso da provocazione e ironia su tematiche inerenti ai peccati capitali del bagaglio collettivo. La tecnica della stampa su tela si sporca e vitalizza con collage di ritagli di carta. Lo scarto e lo strappo della realizzazione materica è allusivo all’assemblaggio concettuale delle opere: strato dopo strato e scavando attraverso una sovrapposizione secolare, Brivido Pop ci induce a considerare combinazioni digitali seducenti e impensabili”.

Una mischia di scatti laceri che rivelano set leggendari e opere di grandi pittori del Rinascimento Italiano. Un allegro parapiglia tra immagini inconsuete e intriganti di star del grande schermo di oggi e di ieri, leader politici, madonne raffaellite e veneri botticelliane. Icone sottratte al tempo e allo spazio, che rivivono sulla tela una nuova – fantastica, quanto reale – dimensione. Volti, sguardi, gesti a confronto in un ammassamento in cui si mescolano e si riappacificano vizi e virtù.

Il progetto visuale che ne scaturisce è molto più complesso e sulfureo di quanto appaia ad uno sguardo superficiale. Michelangelo e Anitona, Superman e Raffaello, Caravaggio e Brigitte Bardot, Barack Obama e Osama Bin Laden vanno a braccetto facendo scaturire effetti di senso inattesi, accordi e filiazioni mai prima considerate che ora parlano e si affermano con forza perentoria. Il mordente è una seduzione inedita, come quella dello sguardo di George Clooney che si confonde e rafforza con gli occhi antichi e magnetici del Gentiluomo in arme di Sebastiano del Piombo.

Dal 1997 ad oggi hanno realizzato insieme oltre cento manifesti per il cinema italiano, e molti personaggi dello spettacolo tra cui Pedro Almodovar, Penelope Cruz, Ferzan Ozpetek,  Leonardo Pieraccioni, Laura Torrisi, Carolina Crescentini, Francesca Giovannetti, Checco Zalone, Vincenzo Salemme, Maria Grazia Cucinotta, Paolo Virzì, Silvio Muccino, Laura Chiatti e Carlo Verdone posseggono un brivido pop appeso in casa (o un quadro a loro dedicato), spesso una rielaborazione di un manifesto di un film che li ha visti protagonisti.

Opere di Brivido Pop fanno parte di collezioni private a Montecarlo, San Diego, Singapore, Francoforte, Milano, Genova e Roma. Campeggiano in locali italiani di New York e  Los Angeles e in uffici di produzioni cinematografiche come Warner Bros, Cattleya, Medusa, 01 Distribution e Tao Due a Roma.